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Napoli: Spalletti, pianto e sfogo su De Laurentiis. E Osimhen canta

Al termine del match, i due protagonisti dello scudetto del Napoli hanno preso parola: il tecnico Spalletti e il capocannoniere Osimhen, oltre al capitano Di Lorenzo.

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Il Napoli, dopo 33 anni dall’ultima volta, è tornato a vincere lo scudetto, il terzo nella storia del club: successo matematico ottenuto grazie all’1-1 contro l’Udinese. Al termine del match sono intervenuti ai microfoni di Dazn i due grandi protagonisti dell’annata: il tecnico Luciano Spalletti e quello che al momento è il capocannoniere della Serie A Victor Osimhen (autore del gol scudetto questa sera).

Napoli, lo sfogo di Spalletti

Spalletti all’inizio prova a rimanere distaccato: “Per chi è abituato a lavorare come me il pensiero di gioia è fugace, io già penso ancora a lavorare. Sentire il sentimento della felicità sul gruppone è stupendo, molte persone supereranno i momenti duri della loro vita pensando a questo momento qui. Mi sento rilassato, meno male ce l’ho fatta”.

Nonostante la felicità, Spalletti si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: “Qui la gente ha visto Maradona, c’è anche la sua profezia. È difficile dire lottiamo solo per un piazzamento, mi è stato chiesto di tenere il Napoli in Champions, era il primo obiettivo. Lo scorso anno a fine stagione ci hanno contestato. Quando ho detto che bisognava vincere mi hanno detto che avevo detto qualcosa di troppo grosso. Io sono venuto qui per vincere lo scudetto. E basta”.

Spalletti non manca di pungere De Laurentiis: “Al presidente dico che lo deve dire a me e non deve dirlo a voi che io resto. Lui dice sempre di volere il massimo e a questa maniera cade sempre dritto. Sembra che perché lui ha parlato di scudetto a maggio io non ci credessi. Ora parla di vincere la Champions… facile così. Domandate ai giocatori cosa gli ho detto la prima volta che siamo stati tutti insieme nello spogliatoio. Eravamo arrivati terzi, secondi non conta e dovevamo vincere. Io ci credevo eccome. Ma serve tanto lavoro, non chiacchiere”.

Le lacrime di Spalletti

Alla fine però, il tecnico del Napoli si commuove: “Lo scudetto lo dedico ai giocatori e poi a Napoli, Napoli è per te, a tutto il Napoli, a tutti coloro che lavorano. Alla società e a Matilde che è mia figlia, e a tutta la famiglia, e a mio fratello Marcello (scomparso 4 anni fa)”. E arrivano le lacrime.

Belle anche le parole di Spalletti a Osimhen, in diretta con lui su Dazn: “Un giocatore fortissimo, è generoso, quando vede la palla, la rincorre ovunque. Victor è uno che ha fatto tanta roba, aver segnato il gol scudetto è il giusto premio”, ha concluso il mister dopo Udinese-Napoli.

Napoli, le parole di Osimhen e Di Lorenzo

Poi prende la parola il capocannoniere della Serie A: “Adesso andiamo a celebrare questo Scudetto col nostro pubblico, nel nostro stadio. Ho lavorato tanti anni per tutto questo, e adesso me lo godo. Eravamo gli underdog, nessuno ci dava per favoriti e credeva in noi”. Infine, Osimhen canta in italiano: “E se ne va, la capolista se ne va…“. E adesso è irraggiungibile.

Infine ha preso parola anche il capitano Di Lorenzo: “Emozione bellissima, lottiamo da inizio anno per questo. È uno Scudetto super meritato, adesso non vediamo l’ora di festeggiare. È stata una crescita partita dopo partita. Aver riportato lo Scudetto a Napoli dopo 33 anni è incredibile. Mi sono goduto il momento coi compagni, abbiamo fatto un campionato strepitoso e l’abbiamo chiuso nel migliore dei modi. Ce lo meritiamo”.

Napoli: Spalletti, pianto e sfogo su De Laurentiis. E Osimhen canta Fonte: Getty Images

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