Scusate il ritardo. Ricomincio da tre. Cosa meglio di due titoli di capolavori di Massimo Troisi può sintetizzare la fantastica stagione del Napoli? Gli azzurri hanno conquistato il terzo scudetto della loro storia a 33 anni di distanza dall’ultima volta, al termine di una cavalcata esaltante, magica, emozionante. Un cammino da record, visto l’ampio distacco sulle rivali e vista la marcia forsennata impressa da Osimhen, Kvaratskhelia e compagni sin dalle prime giornate. La vittoria di De Laurentiis, di Giuntoli, di Spalletti, dei calciatori, dei tifosi. La vittoria di Napoli. Un trionfo tutto da raccontare.
- Scudetto Napoli: lo scetticismo iniziale e le prime vittorie
- Le partite super in Champions e il blitz a casa Milan
- Il Napoli non si ferma: è già in fuga alla pausa per il Mondiale
- Anno nuovo, solite vittorie: il Napoli stacca tutti
- Le sconfitte con Lazio e Milan e la delusione Champions
- La vittoria sulla Juventus e il conto alla rovescia scudetto
Scudetto Napoli: lo scetticismo iniziale e le prime vittorie
Incredibile ma vero, la stagione del Napoli inizia tra critiche e mugugni. Sono in tanti a storcere il naso di fronte alle tante partenze eccellenti – Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian, Ospina – mentre i nuovi acquisti sono sconosciuti ai più: Kvaratskhelia arriva dal campionato georgiano, Kim da quello turco. La campagna acquisti si completa a metà agosto, quando il campionato è già iniziato con lo squillante 5-2 di Verona (subito a segno Kvara, così come il gemello del gol Osimhen): arrivano Simeone, Raspadori e Ndombelè. Per qualche tempo si parla anche del possibile arrivo di Ronaldo, in cambio di Osimhen e di un centinaio di milioni. Ma Cristiano rimane (per il momento) a Manchester e soprattutto il nigeriano non si muove da Napoli.
La cui stagione prosegue con la goleada al Monza, in cui Kvara incanta con una spettacolare doppietta e dove c’è spazio, nel finale, per il primo gol italiano di Kim. Dopo i due pareggi con Fiorentina e Lecce, è proprio il coreano – sempre più gigante della difesa – a guidare la rimonta nel match spartiacque contro la Lazio, vinto 2-1 all’Olimpico. Di Kvaratskhelia, nella ripresa, la rete che regala i tre punti alla truppa di Spalletti, dando inizio a una clamorosa serie di vittorie consecutive.
Le partite super in Champions e il blitz a casa Milan
Gli azzurri iniziano a macinare gol e vittorie anche in Champions, dove stendono Liverpool, Rangers e Ajax. E in campionato non la smettono più di vincere. Dopo il successo sulla Lazio, è un altro nuovo innesto, Raspadori, a regalare proprio in extremis una vittoria tanto sofferta quanto preziosa sul campo dello Spezia. Poi è Simeone, con una gran girata di testa, a decidere il match di San Siro col Milan. Finisce 2-1 per il Napoli, che si prende la vetta della classifica: non la lascerà più.
La cavalcata dei ragazzi di Spalletti prosegue col 3-1 al Torino, gara aperta da una clamorosa doppietta di Anguissa, e con l’autorevole vittoria in casa della Cremonese: 4-1, con Simeone ancora una volta decisivo di testa su cross di Mario Rui. Poi è il Bologna a cadere al Maradona al termine di una partita combattuta e rocambolesca. Il Napoli vince 3-2 e a risolvere i problemi agli azzurri è Osimhen su assist di Kvaratskhelia, nel secondo tempo.
Il Napoli non si ferma: è già in fuga alla pausa per il Mondiale
Altra tappa cruciale della stagione azzurra è la sfida dell’Olimpico contro la Roma. Mourinho si copre, ma il fortino giallorosso è espugnato dal solito Osimhen con un gol da posizione quasi impossibile, nel finale. Tre punti d’oro per gli azzurri, che acquisiscono ulteriori sicurezze. Il 4-0 al Sassuolo certifica la crescita e la maturità del Napoli, che poi va a vincere a Bergamo in un’altra trasferta cruciale, quella contro l’Atalanta seconda in classifica. Altra rimonta, 2-1, con Osimhen ed Elmas a esaltare il popolo azzurro.
Alla sosta per il Mondiale mancano altre due partite e il Napoli vince pure quelle. L‘Empoli è osso duro, ma Lozano su rigore e Zielinski firmano l’ennesimo successo azzurro. Poi tocca all’Udinese arrendersi, seppur a testa alta. Finisce 3-2, coi friulani che nel finale segnano due reti creando un po’ d’apprensione al pubblico del Maradona. Poco male. Dopo 15 giornate il Napoli è primo a +8 sul Milan. Ancor più dietro Juventus (-10) e Inter (-11). Ma gli “esperti” giurano che a gennaio comincerà un altro campionato.
Anno nuovo, solite vittorie: il Napoli stacca tutti
E invece a crollare sono le altre. Il Napoli perde con l‘Inter a San Siro, rimediando il primo ko in campionato (1-0, gol di Dzeko). Poi però riprende subito a marciare. Il 2-0 di Marassi sulla Sampdoria è solo l’antipasto. Al Maradona arriva la Juve reduce da otto vittorie di fila, tornata a -7. Ma è ‘manita’ partenopea, con Osimhen e Kvaratskhelia a fare a fette la solidissima (si fa per dire) difesa di Allegri. È un 5-1 al sapore di scudetto, parola tabù che, pian piano, comincia a far capolino tra i discorsi dei napoletani.
Del resto, il Napoli vince, vince, vince. Passa a Salerno nell’insidioso derby coi granata grazie alle reti di Di Lorenzo e Osimhen, poi si ripete contro la Roma, piegata in extremis grazie a una giocata del Cholito Simeone. E il vantaggio in classifica comincia a diventare abissale. Dopo aver chiuso il girone d’andata a quota 50, il Napoli batte pure Spezia, Cremonese, Sassuolo ed Empoli. A fine febbraio la città è già imbandierata. Lo scudetto, virtualmente, è già vinto.
Le sconfitte con Lazio e Milan e la delusione Champions
La sfida con l’ex Sarri regala il primo dispiacere casalingo alla truppa azzurra. Un tiraccio di Vecino sorprende Meret: vince la Lazio, ma il vantaggio in classifica del Napoli rimane consistente. Anche perché gli azzurri si riprendono subito, battendo 2-0 l’Atalanta con un gol da copertina di Kvara seguito dal raddoppio di testa di Rrahmani. È un Napoli che va avanti anche in Champions (prima volta nei quarti di finale dopo la doppia vittoria sui tedeschi dell’Eintracht) e che passeggia a Torino sui granata di Juric: 4-0.
Dopo la sosta, però, arriva un’altra scoppola: il Milan vince 4-0 a Fuorigrotta e lancia sinistri avvertimenti in vista dei due confronti di Champions. Osimhen è ko e a Lecce gli azzurri passano solo grazie a un gol di capitan Di Lorenzo e a una clamorosa autorete dei salentini. In coppa, invece, le cose non vanno bene. Il Milan vince di misura all’andata a San Siro, poi pareggia 1-1 al ritorno al Maradona, nonostante una rete del rientrante Osimhen. Azzurri fuori dalla Champions.
La vittoria sulla Juventus e il conto alla rovescia scudetto
Sono giorni amari quelli che seguono l’eliminazione. Ma in serbo gli azzurri hanno una grande sorpresa per i loro tifosi. La sfida più sentita, contro la Juventus a Torino, è quella che lancia gli azzurri sul rettilineo finale. Lo 0-0 non si schioda fino al minuto numero 93, quando Raspadori al volo di sinistro su traversone di Elmas spedisce il pallone tra le gambe di Szczesny. In diecimila attendono gli azzurri all’aeroporto di Capodichino, nel cuore della notte.
Saranno centinaia di migliaia, una settimana dopo, ad attendere il tricolore. Ma il primo matchpoint, offerto dalla sconfitta della Lazio a San Siro con l’Inter, sfuma a sei minuti dalla fine. Olivera apre i conti contro la Salernitana, nel finale arriva il pari di Dia. Festa scudetto rinviata di qualche giorno, ma senza troppe ansie. Il terzo tricolore del Napoli arriva comunque. Scusate il ritardo. E così, forse, è ancora più bello.