Una richiesta di aiuto al Governo (frutto di una crisi “non più sopportabile” del mondo del calcio) e una marcia indietro sugli orari delle partite del prossimo campionato. Queste le richieste della Serie A, al termine dell’Assemblea tenuta giovedì in Lega.
Come conferma l’Ansa, infatti, è stata ritirata la proposta sugli orari ‘spezzatino’ per il campionato 2021-2022. Durante l’assemblea dei club, spiega l’agenzia, è stato “preso atto dell’impossibilità di evitare contenziosi proseguendo con il piano di spalmare le 10 partite di Serie A di ogni giornata in altrettanti orari diversi a partire dalla prossima stagione”. Di conseguenza “la scelta è stata quella di ritirare la proposta“.
Particolarmente doloroso, invece, il comunicato emesso dalla Lega: “Le Società di Serie A, riunitesi oggi in Assemblea, lamentano uno stato di crisi non più sopportabile causato, in particolar modo, dalle perdite economiche subite per l’assenza degli spettatori negli stadi nelle ultime due stagioni sportive”.
“Per far partire il prossimo campionato, e non disattendere il desiderio di 38 milioni di appassionati – prosegue la nota della Lega Calcio -, i Club di A, all’unanimità, richiedono con la massima urgenza un incontro con il Presidente del Consiglio Mario Draghi, con il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e con il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali“.
“Tale incontro si rende necessario per trovare, di concerto con il Governo, idonee soluzioni per il danno da 1 miliardo e 200 milioni di euro subito finora dai Club a causa della pandemia e stabilire, al contempo, le modalità per favorire il totale ritorno del pubblico sugli spalti sin dalla prima giornata della prossima stagione, in piena sicurezza per i tifosi e contemplando l’utilizzo del passaporto vaccinale“, sono le richieste delle società di Serie A.