Per arrivare al successo nessuno ti regala nulla, e anche se sei più bravo degli altri devi comunque allenarti il doppio per raggiungere obiettivi seri nello sport. È proprio questo ciò che emerge dalle parole che l’esterno nerazzurro Ashley Young ha rilasciato ai canali ufficiali del club.
La storia che viene raccontata è comunque abbastanza iconica del fatto che, come spesso sentiamo, una coincidenza p una casualità possano cambiarti la vita. Young, inglese, giocava da ragazzino nelle giovanili del Watford quando, a 16 anni, viene lasciato senza contratto. Rifiutandosi di arrendersi, Young ottiene comunque il permesso di allenarsi con l’Under-16, e quando viene chiamato, per mancanza di giocatori, a disputare una partita con l’Under-18, riesce a farsi notare da tutti e a concludere l’anno in prima squadra, in Serie B inglese.
Bellissima dimostrazione di fiducia in se stessi, come risulta dalle parole dello stesso giocatore, che però punta già alla prossima sfida:
“La mia sfida più importante è stata a sedici anni quando al mio primo club mi sono ritrovato senza contratto, poi me ne hanno offerto uno part-time e ho potuto continuare ad allenarmi. Un’esperienza che mi ha fatto bene per il prosieguo della carriera. La delusione provata mi ha dato la spinta per fare meglio e non mi sono fermato. La prossima sfida è vincere un trofeo con questa fantastica società, naturalmente”.