Il volto finale della prossima serie B emergerà tra il 10 e il 20 giugno: in questi dieci giorni si terrà infatti l’udienza di appello del Brescia contro la retrocessione a tavolino in serie C e le due partite valide per le finali playout tra Salernitana e Sampdoria. Intanto il patron del club lombardo Cellino è obbligato a mettere mano al portafogli per salvare la società a procedere poi alla cessione agli americani.
- Serie B, le date dei playout tra Salernitana e Sampdoria
- Brescia in Corte Federale d’Appello il 10 giugno
- Brescia, Cellino obbligato a pagare
Serie B, le date dei playout tra Salernitana e Sampdoria
La Lega Calcio di Serie B ha ufficializzato le date dei playout tra Salernitana e Sampdoria, doppia sfida che decreterà quale sarà la squadra a retrocedere in serie C. La gara di andata, in casa della Samp, è fissata per domenica 15 giugno alle ore 20:30; il ritorno è invece in programma all’Arechi venerdì 20 giugno, alla stessa ora.
Brescia in Corte Federale d’Appello il 10 giugno
Ma nella giornata di oggi è stata fissata anche la data dell’udienza sul ricorso in Corte Federale d’Appello presentato dal Brescia contro la retrocessione a tavolino in serie C, provocata dal mancato pagamento da parte del club lombardo delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi al periodo che va da novembre 2024 a febbraio 2025.
In primo grado il Brescia è stato penalizzato con 4 punti nella classifica della serie B 2024/25 – sanzione che ha decretato la retrocessione delle rondinelle – e con altri 4 punti da scontare nella stagione 2025/26. Il club lombardo è stato trovato in difetto dall’Agenzia delle Entrate dopo aver pagato i contributi con crediti d’imposta risultati poi inesistenti: davanti alla Caf, il Brescia proverà a dimostrare di aver commesso un errore in buona fede ed esibirà il recente accordo col Fisco sulla rateizzazione dell’importo dovuto (ancora non ufficializzato).
Brescia, Cellino obbligato a pagare
Ma il Brescia ha un problema più immediato da risolvere. Entro domani sui conti della società dovrà comparire il denaro necessario per saldare le ultime pendenze di calciatori e dipendenti (circa 6,5 milioni di euro), altrimenti il club non si potrà iscriversi al prossimo campionato (che sia di B o di C lo si vedrà dopo l’udienza del 10 giugno).
Il proprietario Massimo Cellino finora non ha proceduto ai bonifici, nella speranza di cedere la società e che della vicenda si occupassero i nuovi proprietari, ovvero un gruppo di imprenditori americani rappresentati dall’ex d.s. Francesco Marroccu, con cui da tempo va avanti una trattativa. Ora, però, il tempo è scaduto: a questo punto Cellino è chiamato a versare di tasca sua i 6,5 milioni ed è obbligato a fidarsi della volontà degli americani di concludere l’acquisto del Brescia. Senza quei soldi, infatti, il Brescia non potrebbe procedere all’iscrizione al campionato e lo stesso Cellino potrebbe ritrovarsi a stringere in mano un pugno di mosche.