In una serata alquanto anonima, l’agenzia ANSA riporta dello sfregio subito, ai danni della mostra “Un Secolo d’Azzurro” all’Hilton Rome Airport, soprattutto dai tifosi che vissero l’epopea Mondiale nel lontano 1982, appena celebrata un’estate fa come simbolo dell’emblematica dimostrazione di resilienza italica.
Purtroppo, da quanto risulta, sono stati trafugati dall’esposizione un paio di guanti appartenuti a Dino Zoff, del modello che il portiere azzurro usò in quella meravigliosa stagione, rubati come se nulla fosse. Come se nulla fosse stato avere Zoff tra i pali, allora. O Paolo Rossi, che fece il suo miglior Mondiale, o Marco Tardelli, autore di un urlo che è fissato nella memoria come e più dell’omonimo quadro di Munch.
I guanti di Dino Zoff rubati
Insomma, come se non vi fosse nulla di sacro in quell’impresa che risollevò il Paese. Quanto accaduto è un delitto che offende la tifoseria azzurra, il ricordo indelebile di quelle serate che incominciarono con premesse molto, troppo simili al Mondiale 2006 ma che non hanno frenato un atto ignobile, considerata la ragione, il presupposto della mostra in questione.
“È la prima volta che subiamo un furto così grave in cinque anni di attività – afferma Aldo Rossi Merighi, promotore di ‘Un Secolo d’Azzurro’ -. I guanti di Zoff erano uno dei fiori all’occhiello della nostra collezione di oltre 500 cimeli dal 1870 al 2023”, il triste commento rilasciato all’ANSA.
Dino Zoff
Com’erano fatti i guanti rubati
Grigi e neri con il palmo rosso fuoco, in omaggio alla Spagna, i guanti con il grande logo UhlSport sul dorso vennero prodotti per Zoff che si accingeva a giocare e vincere il suo ultimo campionato del mondo e poi sono stati usati dal portiere anche nella successiva stagione alla Juventus. Un paio di guanti usati al Mondiale sono conservati al Museo del calcio di Coverciano, mentre quello rubato ieri – informa Rossi Merighi – da poco più di un mese, arricchiva la mostra ‘Un Secolo d’Azzurro’. Zoff al pari, come dicevamo, degli altri campione del 1982: Paolo Rossi, Tardelli, Cabrini, Collovati, Scirea, Oriali, Causio, Conti, Altobelli, Graziani solo per citarne alcuni.
I Campioni del Mondo ’82
Il valore dei cimeli
Oggetti dunque dal valore incalcolabile, inestimabile anche per via dell’ineguagliabile originalità di quei guanti, progettati e confezionati con modalità assai distanti dalle metodologie in uso oggi che la tecnologia ha un ruolo dominante anche nell’abbigliamento sportivo, a prescindere poi dalle logiche di sponsorizzazione.
Per ora, il legittimo proprietario di quei cimeli, Dino Zoff, non ha proferito parola sull’accaduto forse troppo ferito, deluso per l’accaduto.