Marco Simoncelli vive nel ricordo di chi gli ha voluto bene.
Giovedì, a Sepang, il papà e alcuni tra i suoi colleghi e amici hanno partecipato a una cerimonia in onore dello sfortunato centauro romagnolo, morto sei anni fa sulla pista malese, dove si stava correndo il Gran premio delle MotoGp.
A portare un saluto sul punto del circuito in cui ci fu l’impatto fatale c’erano, tra gli altri, il nove volte campione del motomondiale Valentino Rossi, il giornalista di Sky Sport Guido Meda, insieme a un emozionato Lorenzo Baldassarri, pilota del team Forward di Moto2. Non poteva mancare il manager Carlo Pernat. Tutti si sono stretti intorno a Paolo Simoncelli, papà del ‘Sic’ e attuale manager del team di Moto3 intitolato al figlio.
Paolo in una recente intervista lo ha così ricordato: “Quando Marco riguardava alla televisione le sue gare diceva: ‘Ho fatto una roba da matto!. Quando è accaduto l’incidente, onestamente avevo pensato al massimo ad un’invalidità molto grave, ma non alla morte. Mia moglie dice che quel giorno sarebbe successo in qualunque modo qualsiasi lavoro avesse fatto, e dice sempre che se avesse fatto il muratore sarebbe caduto dall’impalcatura. Io e mia moglie non abbiamo nessun rimpianto e questa è la nostra forza, perché noi abbiamo fatto tutto quello che serviva per renderlo felice. Quando Marco aveva 9 anni scrisse sul suo diario che un giorno sarebbe diventato world champion”.
Una pessima notizia ha intanto scosso il Motomondiale. A soli 53 anni è morto Claudio Macciotta, capotecnico dello Sky Racing Team VR46. “Di lui ci mancheranno il garbo, l’eleganza e i modi gentili che sempre lo hanno contraddistinto nel suo rapporto umano e lavorativo con piloti e colleghi. Tornare in pista, rimanere concentrati e impegnarci al massimo delle nostre possibilità è il miglior modo per onorarlo” ha osservato Pablo Nieto.
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