Due giorni da dimenticare per Simone Inzaghi. Se il tecnico italiano aveva potuto esultare per l’arrivo di un grande giocatore come Darwin Nuñez, ora deve fare i conti con una doppia delusione, a cominciare dalla mancata candidatura per il Pallone d’oro degli allenatori.
Al Hilal bandito dalla Supercoppa Saudita
L’Al Hilal è stato bandito dalla Supercoppa Saudita della prossima stagione, nell’edizione 2026/207 il club non parteciperà al torneo dopo la sanzione che la federazione ha deciso di imporre per non aver rispetto alcuni impegni che erano in programma. Alla fine dello scorso mese di luglio, il club di Simone Inzaghi aveva inviato una lettera alla federazione nella quale annunciava la volontà di non partecipare ad alcun impegni federali a causa di un calendario troppo fitto di partite e con giocatore molto stanchi (il club è reduce dal Mondiale per club).
L’Al Hilal quindi non giocherà la Coppa in programma dal 19 al 23 agosto a Hong Kong (al suo posto l’Ah Ahli) con la Federazione che però ha deciso di usare il pugno di ferro escludendola anche dall’edizione 2026/2027, poi combinando una sanzione di 140mila euro. Una decisione che ha suscitato polemiche in Arabia Saudita dove in tanti si aspettano più comprensione per un club che ha rappresentato il paese anche nel corso del Mondiale per Club.
La beffa al Pallone d’oro
Nella giornata di ieri era arrivata la prima beffa per Simone Inzaghi. L’annuncio delle candidature per il Pallone d’oro (anche quello per gli allenatori) sembrava lasciare la porta aperta anche al tecnico italiano, invece nell’elenco ci sono Luis Enrique (che lo ha battuto nella finale di Champions), Enzo Maresca, Hansi Flick, Arne Slot e forse un po’ a sorpresa Antonio Conte (che invece ha avuto la meglio su di lui in serie A).
Dopo aver chiuso il campionato al secondo posto ed essere arrivato in finale di Champions, è indubbio che l’ex tecnico dell’Inter si aspettava di essere tenuto in considerazione per il prestigioso premio ma ala mancanza di un trofeo nella scorsa stagione (con tanto di sconfitta nella finale di Supercoppa) è costato caro al tecnico che al Mondiale per club è arrivato fino ai quarti di finale dopo aver battuto il Manchester City.