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Sinner, la vera fatica è sopportare chi sale e chi scende dal carro: la 'fastidiosa sindrome' di Homer Simpson

Le difficoltà riscontrate nel primo set contro Cerundolo agli ottavi del torneo parigino hanno scatenato i tifosi da tastiera: ecco perché la stanchezza di Jannik non è solo fisica

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Halloween da brividi per Sinner, che, oggi, affronterà il temibile Shelton ai quarti del Masters 1000 di Parigi. La rincorsa al primato di Alcaraz continua, ma intanto, dopo la non facile vittoria ai danni dell’argentino Cerundolo, il numero 2 della classifica ATP ha dovuto fronteggiare le critiche dei ‘tifosi da tastiera’ abituati a salire e scendere dal carro, di continuo. La si potrebbe definire la sindrome di Homer Simpson. Gli appassionati della serie animata creata dal genio di Matt Groening avranno sicuramente già colto il senso della citazione.

Sinner, la vera fatica non è fisica

Sette partite in nove giorni sfiancherebbero chiunque, anche un fenomeno come Sinner. Inevitabile che il fisico risenta di un calendario che non concede pause. E, infatti, contro Cerundolo Jannik ha faticato soprattutto nel primo set, quando è stato messo in seria difficoltà dall’argentino numero 21 del ranking. Poi tutta la classe del rosso di San Candido ha preso il sopravvento e il sudamericano è stato spazzato via.

Nel post partita l’altoatesino ha confessato di non essere al 100% (lo ripetiamo: visto il tour de force, è anche normale che sia così), ma l’impressione è che il vero fardello dell’azzurro sia un altro: le critiche che gli stanno piovendo addosso da quando ha annunciato che non prenderà parte alle Finals di Coppa Davis in programma dal 18 al 23 novembre a Bologna.

Dal carro di Jannik si sale e si scende di continuo

Sui social – soprattutto nel corso del primo set – sono usciti allo scoperto tutti i detrattori di Sinner, che non hanno perso l’occasione di sottolineare il momento delicato del numero 2 del ranking. A scanso di equivoci: la maggior parte dei tifosi lo ha sostenuto dall’inizio alla fine e, alla luce delle difficoltà riscontrate, sembra aver anche compreso la scelta di dire no a Volandri e all’Italia.

Ma c’è sempre chi non rinuncia a uno degli sport più praticati sul web: salire sul carro dei vincitori per poi scendere al primo intoppo. E così il 24enne – oggi chiamato all’esame Shelton ai quarti del torneo parigino – è stato immediatamente accostato al flop di Alcaraz con commenti al vetriolo.

La ‘fastidiosa sindrome’ di Homer Simpson

Allora, viene in mente un sempre attuale episodio dei Simpson, legato al tifo di Homer – il papà della celebre famiglia tinta di giallo – per gli isotopi di Springfield, la squadra locale di baseball. Al bar di Moe con gli amici Barney, Lenny e Carl, Homer passa – in una manciata di secondi – dal sostenere gli isotopi come fosse il più sfegatato dei fan fino a rinnegarli, in base all’andamento del match e ai commenti che ascolta.

Proprio come avviene con Sinner, che contro Cerundolo ha centrato un altro record: è il primo tennista italiano nell’era Masters 1000 a essere approdato almeno ai quarti di tutti e nove gli eventi di questa categoria.

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