Con la spilletta come rituale di passaggio che l’ha investito di un riconoscimento formale, nel codice di Wimbledon, tutto significa e tutto rappresenta Jannik Sinner ha incontrato – prima di accedere alla terrazza – il Principe William e soprattutto Kate Middleton, la quale con il suo esempio, ha rotto gli schemi comunicativi senza eccessi apparenti.
Il neo vincitore del torneo più rilevante della storia del tennis britannico e non solo ha acquisito una nuova consapevolezza, quella di poter centrare anche traguardi più ambiziosi, superare Carlos Alcaraz e di ricoprire un ruolo simbolico che proprio dalle parole della Principessa è trapelato.
- Kate Middleton investe Sinner di un nuovo valore
- Il ruolo della Principessa del Galles e il rituale
- L'emozione di Sinner dalla terrazza per Wimbledon
Kate Middleton investe Sinner di un nuovo valore
Nel suo abito blu, capace di esercitare un carisma edificato sulla sua umanità e la qualità di comunicare soprattutto nella malattia quello spessore che ha avvicinato ancora di più se possibile il popolo britannico alla Principessa del Galles e William, ha avvicinato e premiato Sinner ed è stata capace di rivolgere al numero 1 al mondo parole encomiabili.
Kate, che ha affrontato e sta attraversando la fase più delicata della sua esistenza, ha rivolto a Jannik le frasi che danno un senso in più a quanto raggiunto e che hanno destato ancora più sensazione nel campione, commosso e felice. Dalla vittoria, entra di diritto nell’All England Lawn Tennis Club, nel quale la principessa ricopre un ruolo apicale che ha tenuto a rispettare nonostante la stanchezza legata agli impegni e alla sua salute.

Sinner re di Wimbledon
Il ruolo della Principessa del Galles e il rituale
Oltre la consegna della meravigliosa coppa che raccoglie i sacrifici di una carriera ancora in ascesa, anzi, più intrinseca di potenziale rispetto alla vigilia, Sinner ha goduto di un’investitura sportiva, se non addirittura come immagine, che nel recente passato la Principessa del Galles non aveva mai riservato ad altri.
Nel loro secondo incontro, stavolta con la spilletta e dopo aver assistito all’iscrizione del suo nome tra i vincitori, Sinner ha incontrato Kate con William e i loro bambini, le Altezze Reali Charlotte e George.
“Sei di ispirazione, grande ispirazione per tutti noi”, ha detto Kate rivolgendosi al campione italiano, il primo a vincere Wimbledon, manifestando anche l’ammirazione dei suoi figli nei riguardi del suo gioco e del suo stile. E la piccola Charlotte, con strette due palline da tennis tra le mani, ascoltava e fissava Jannik mentre George ogni tanto distratto attendeva di poter ricevere l’autografo agognato.
Il Principe William, dietro a Kate e ai suoi bambini, rimane in secondo piano lasciando spazio e parola alla Principessa sottolineando la sua centralità nel club ma attuando anche un ennesimo passo avanti rispetto ai protocolli e alle esigenze formali. Almeno a livello simbolico e comunicativo.
Istruito a dovere, con un breve briefing, Sinner ha optato per la sua gentilezza composta rivolgendosi ai piccoli reali come si dovrebbe a dei bambini sempre porgendo loro le palline con una sigla posta sul momento che vale la soddisfazione e l’emozione di due bimbi che, soprattutto nel caso di Charlotte, sembravano non attendere altro. Un rispetto che il neo vincitore ha voluto riservare, nel suo discorso, anche ai raccattapalle che si sono spesi in queste due settimane.
L’emozione di Sinner dalla terrazza per Wimbledon
Un dono semplice del neo campione di Wimbledon alle Loro Altezze Reali il Principe e la Principessa in una scena che Kate ha reso impattante, cogliendo l’imbarazzo solo evidente di Jannik e costruendo un’alleanza comunicativa dettata dalla sua innata capacità di mettere a proprio agio l’interlocutore, chiunque sia.

Sinner saluta dalla Terrazza
Capo di Stato, campione di Wimbledon, un paziente assistito in una struttura ospedaliera, un semplice britannico incontrato in un evento pubblico: il linguaggio adottato, il suo codice ha rispettosamente introdotto la sua cifra alla corte dei Windsor.
E che ha indotto lo stesso Sinner a un gesto di estrema sportività, ma che cattura l’essenza di quel poi è stato e sarà comunque Wimbledon, unendo tradizione e modernità in una firma apposta sulle palline prima di selfie, abbracci ed elogi da quella terrazza diventato il punto di osservazione privilegiato di Sinner su questa giornata e su questa impresa, firmata il 14 luglio.
