Il gesto di esultanza e il tripudio del Suzanne Leglen: non stiamo parlando del momento in cui Jannik Sinner ha vinto la sua partita di terzo turno al Roland Garros, ma dell’istante in cui Jiri Lehecka sotto 0-6, 0-5 ha conquistato il suo primo game della partita. Un’immagine che testimonia alla perfezione la prestazione super del numero uno del mondo.
- La resa totale di Lehecka
- Il siparietto con Paolini
- Alcaraz: il calo con Dzumhur e il campanello d'allarme
La resa totale di Lehecka
Jiri Lehecka non cerca scuse. Il match di terzo turno al Roland Garros poteva essere una trappola per Jannik Sinner contro un giocatore dalla grande potenza come il ceco, spesso fermato più dagli infortuni che da una mancanza di talento. Ma a Parigi quello di Jannik è stato un vero e proprio spettacolo di supremazia e alla fine Lehecka non cerca scusanti ma rende omaggio al suo avversario: “Non erano le mie condizioni ideali ma non sarebbe cambiato molto, forse avrei potuto vincere altri game ma non più di questo. Sinner ha fatto tutto quello che voleva. A un certo punto ero felice di aver vinto anche solo un game per il modo in cui ha giocato oggi e per come mi ha battuto in ogni aspetto”.
Il ceco ha digerito subito la delusione per l’eliminazione: “Onestamente l’unico che può battere Sinner è Alcaraz che in queste condizioni si trova benissimo. Se Jannik mantiene questo livello non credo conti molto chi incontrerà, serve benissimo, risponde alla grande e domina tutto il match”.
Il siparietto con Paolini
Jannik Sinner deve fare il giro delle interviste: c’è quella di rito in campo, poi la conferenza stampa e infine quella con le varie televisioni. Forse l’azzurro impiega più tempo in questa attività, che di certo non è la su preferita, di quanto ci abbia messo a liquidare la pratica Lehecka. E quando nella mixed zone arriva anche Paolini è la sua occasione: “Dai fate una domanda a lei, parla te che io per oggi ho dato”, dice Jannik ai giornalisti.
Paolini risponde con il suo sorriso: “Direi che sei in forma, il tipo ha esultato quando ha fatto un game. Come ha cominciato 10-0? C’è poco da dire e poco da intervistare”. E Jannik ne approfitta subito: “Ha detto tutto lei” e scappa via.
Sinner-Lehecka: tutte le emozioni del match
Alcaraz: il calo con Dzumhur e il campanello d’allarme
Una vittoria tutto sommato agevole quella di Carlos Alcarax contro il bosniaco Damir Dzumhur, Troppo netta la differenza tecnica tra i due ma qualcosa nel corso del match non è andata come previsto. Il 33enne bosniaco è un giocatore molto complicato da affrontare per la sua esperienze e per il feeling con la superficie. Carlitos ha dato l’impressione di poter dominare senza problemi prima di un quarto set in cui ha avuto un calo netto al punto da dare l’impressione di avere un problema fisico.
E nel corso della conferenza stampa dopo il match le sue parole sono sembrate quelle di un campanello d’allarme: “Ho avuto dei dubbi dal punto di vista fisico e tecnico e lui è stato bravo a trarre vantaggio. Riuscire a superare situazioni del genere mi fa capire che le cose che devo migliorare. C’è stato un momento nel terzo set in cui non sapevo cosa fare e non trovavo sbocchi. Non ho avuto problemi particolari, solo un momento di calo esco da cui ho fatto fatica a recuperare. Penso che la sessione serale possa portare a questo genere di cose”.