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Sinner patteggia: per Binaghi "vergognosa ingiustizia", Kyrgios "triste" e per il web "Jannik è come la Juve"

Il presidente della Federtennis: "L'ultimo errore della WADA". L'australiano minaccia: "Non c'è equità, ne parlerò ancora". E i social si dividono sulla scelta dell'altoatesino.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Alla fine bastava sedersi attorno a un tavolo e patteggiare. La questione doping di Jannik Sinner, che si trascinava da quasi un anno, s’è risolta in pochi giorni. Dal 9 – ma la notizia è stata tenuta segreta – il rosso di San Candido ha accettato l’auto-sospensione, da oggi ha accolto in toto la proposta dei legali della WADA. Un accordo, un vero e proprio patteggiamento. Formalmente Jannik non è stato squalificato: ha sottoscritto un agreement per evitare il processo. Fedina penale (sportiva) immacolata, salvi i premi e i titoli vinti, “solo” tre mesi di stop, con quattro Masters 1000 e il ricco torneo di Doha da evitare. Ma con Roma e Parigi garantite. Ha fatto bene Sinner ad accettare la “proposta” della WADA?

Binaghi con Sinner: “L’ultimo errore della WADA”

Per Angelo Binaghi, presidente della Federtennis, anche se a malincuore, sì: Sinner ha fatto bene. “È la prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici perché il primo pensiero è per il ragazzo che vede finire un incubo”, le sue parole. “Questo accordo tra le due parti certifica l’innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza, e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro con un grande rientro agli Internazionali BNL d’Italia a Roma dove tutta l’Italia lo accoglierà come merita”.

“Resta il rammarico per tutto quello che ha dovuto passare e per tutto il tempo che Jannik ha dovuto trascorrere con questo macigno. Se non altro – ha aggiunto Binaghi – questo sarà forse l’ultimo grande errore della WADA che, come sappiamo, ha già deciso di cambiare le regole che hanno costretto Jannik ad accettare un compromesso che anche se non riconosce alcuna sua responsabilità è veramente ingiusto”.

Kyrgios minaccia: “Non c’è equità, ne parlerò ancora”

Meno conciliante il commento del nemico giurato numero 1 di Sinner: Nick Kyrgios. L’australiano, che da mesi sta conducendo una sorta di crociata contro il rosso di San Candido in nome – non ridete – di un tennis più pulito, ha subito detto la sua sulla vicenda su X: “Quindi la WADA esce allo scoperto e dice che chiederà una squalifica di 1-2 anni. Ovviamente la squadra di Sinner ha fatto tutto il possibile per andare avanti e accettare una squalifica di 3 mesi, senza titoli persi, senza premi in denaro persi. Colpevole o no? È un triste giorno per il tennis. L’equità nel tennis non esiste”.

E ancora: “Conosco molti giocatori che in questo momento la pensano allo stesso modo, quindi vorrei organizzare degli spazi live la prossima settimana per poterne parlare. Restate sintonizzati per sapere quando sarà il momento esatto”. Insomma, la minaccia è già lanciata: nuovi veleni in arrivo, nuove considerazioni tranchant nei confronti di Sinner e della WADA. Neanche lo stop di tre mesi sta bene al 29enne di Canberra.

Patteggiamento Sinner, web diviso tra innocentisti e colpevolisti

E il popolo del web, cosa ne pensa del patteggiamento tra Sinner e WADA? In tantissimi si sono immediatamente schierati al fianco del rosso di San Candido, più o meno allineandosi alle posizioni del presidente federale Binaghi. “Praticamente hanno riconosciuto l’innocenza di Sinner ma in qualche modo gli devono rompere le scatole“, il Tweet di Giulia (che in verità usa termini più forti. “L’unico modo per battere Sinner. Non farlo giocare”, il commento di Luciano. “Atteggiamento democristiano, ma condivisibile“, un altro parere.

Meno favorevoli all’operato di Sinner e del suo pool di legali altri tipi di commenti. C’è chi azzarda paragoni di stampo calcistico: “Che delusione, Sinner ha fatto come la Juve”, con riferimento al patteggiamento spazza-processi del maggio 2023 tra bianconeri e FIGC che ha sanato per 700mila euro il processo plusvalenze. “Il tennis è corrotto”, il commento deluso di Pavvy G, il blogger amico di Djokovic che s’aspettava – come Kyrgios – provvedimenti più severi. “Se innocente doveva andare avanti fino in fondo”, un altro commento senza fronzoli.

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