Paolo Bertolucci ha le idee chiare. Per lui Jannik Sinner deve temere soltanto un avversario. Uno più degli altri. L’ex capitano dell’Italia di Davis, nel corso di Sky Tennis Club, ha passato in rassegna i possibili rivali del numero 1 al mondo, soffermandosi anche sullo stato di forma degli altri azzurri di punta. La certezza sul rosso di San Candido è che solo Carlos Alcaraz può impensierirlo. Mentre da Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini, Bertolucci si aspettava qualcosina di più.
- Sinner-Alcaraz, per Bertolucci ci sono solo loro
- Musetti flop dopo Wimbledon e il bronzo olimpico
- Bertolucci scettico su Berrettini: "Non tornerà al 100%"
Sinner-Alcaraz, per Bertolucci ci sono solo loro
Altro che gran ritorno di Djokovic, risalita di Medvedev oppure ascesa vertiginosa di Zverev. Men che meno i proclami bellicosi di Kyrgios. Solo Alcaraz, per Bertolucci, può dar fastidio a Sinner: “L’unico che ha le contromisure è Carlos Alcaraz. Medvedev ormai quelle tre o quattro cose che aveva se le è giocate, non ha risolto assolutamente niente. Zverev in certe situazioni può anche batterlo, ma otto volte su dieci vince Jannik. Gli altri sono troppo lontani. Solo lo spagnolo, se trova maggiore continuità, può essere un rivale alla sua altezza”.
Musetti flop dopo Wimbledon e il bronzo olimpico
C’è ancora tempo per veder comparire sulla scena qualche nuovo personaggio del circuito: “C’è qualche giovane, ma ancora non al suo livello”, ha sottolineato Bertolucci. Che poi ha dato un giudizio sugli altri big del tennis italiano, a cominciare da Lorenzo Musetti. Dopo la semifinale a Wimbledon e il bronzo olimpico, era lecito attendersi qualcosa di meglio: “Poteva puntare più in alto, sicuramente. Le punte ci sono state, poi però ci sono stati troppi inciampi: un giocatore del suo livello, della sua classe e con il suo braccio non può perdere certe partite”.
Bertolucci scettico su Berrettini: “Non tornerà al 100%”
Non proprio entusiasmante anche il giudizio sulla stagione di Berrettini, che difficilmente – per Bertolucci – potrà tornare ai livelli di un tempo. Nonostante l’ottimo contributo di ‘The Hammer’ nella finale di Davis, c’è un pizzico di rammarico per altre occasioni sprecate: “Per me è difficile che possa tornare al 100%, certo può rientrare tranquillamente tra i primi venti al mondo. Obiettivamente, dopo la splendida partita disputata a Wimbledon contro Sinner, mi sarei aspettato qualcosa di più da lui nel prosieguo dell’anno“.