Per anni il tennis italiano si è posto la domanda su chi fosse il tennista più forte tra Lorenzo Musetti e Jannik Sinner. Due predestinati di questo sport ma profondamente diversi sia dal punto di vista tecnico che da quello caratteriale. Ora che Jannik è il numero uno al mondo la disputa sembra essere risolta ma “Muso” resta un giocatore di livello eccezionale a cui sembrare mancare solo un passo per entrare nell’elite mondiale in maniera costante.
- Bronzo a Parigi, semifinale a Wimbledon e tanti bassi
- Il rifugio rosso in Sudamerica
- Il cemento e la scelta diversa rispetto a Sinner
Bronzo a Parigi, semifinale a Wimbledon e tanti bassi
Non serve un occhio esperto per capire il potenziale di Lorenzo Musetti. Il tennista di Carrara è uno dei più spettacolari e pieni di talento dell’intero circuito e anche nel corso del 2024 ha confermato le sue grandissime qualità. E’ stato un anno di alti e bassi il suo, da archiviare comunque sotto un segno positivo. E’ arrivato un traguardo importante con la conquista della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi ma anche con la semifinale raggiunta sull’erba di Wimbledon. In altre occasioni però le cose non sono andate altrettanto bene e sul bilancio complessivo pesano le cinque finali perse su altrettante disputate nel corso della stagione. Tante, troppe per uno che ambisce a entrare tra i primi 10 al mondo.
Il rifugio rosso in Sudamerica
Il primo grande appuntamento della stagione sono gli Australian Open per Lorenzo Musetti come per tutto il mondo del tennis. Il tennista toscano però comincerà la sua stagione sempre Down Under con il torneo di Adelaide prima di dare l’assalto al primo slam del 2025. Ma rispetto allo scorso anno nel suo programma c’è un cambiamento importante con il toscano che ha deciso di rinunciare ai tornei sul cemento in Europa e si lancia alla caccia della terra rossa in Sud America. Del resto il “rosso” è sempre stato l’elemento su cui Lorenzo si è trovato maggiormente a suo agio nel corso degli anni e dove riesce a mettere in mostra tutte le variazioni del suo gioco. Primo appuntamento a Buenos Aires dove ai nastri di partenza ci saranno anche il tedesco Zverev e il danese Rune.
Il cemento e la scelta diversa rispetto a Sinner
Una scelta quella della terra rossa fatta per provare a racimolare un po’ di punti e provare a dare l’assalto alle prime 10 posizioni della classifica ma forse anche per provare a “costruire” un po’ di fiducia per il resto della stagione. L’avvio sul cemento nel 2024 gli restituì poche sensazioni positive, una superficie che non sempre Musetti ha saputo gestire al meglio. Ora la scelta del Sud America e della terra rossa, subito prima del doppio appuntamento proprio sul cemento con Indian Wells e Miami. Una strategia decisamente opposta a quella di Sinner, a confermare proprio un’attitudine diversa dal toscano, con l’altoatesino che invece ha sempre privilegiato il cemento e ha avuto un rapporto piuttosto incostante con la superficie più lenta.