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Sinner positivo al doping: è innocente ma perde i 400 punti di Indian Wells

All'azzurro ad aprile sono state trovate tracce di Clostebol nel sangue ma è solo colpa di un massaggio del fisioterapista: agli Us Open ci sarà

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

“Mi hanno trovato positivo al doping”. Jannik Sinner annuncia in un comunicato la fine di una vicenda che negli ultimi mesi lo ha tenuto in apprensione partendo dal principio, ovvero dall’annuncio che gli era stato fatto ad aprile ma il tennista azzurro è risultato non colpevole dopo le indagini.

Il comunicato di Sinner

Il tennista, fresco vincitore a Cincinnati, ha diramato sui suoi canali social questo comunicato: “Ad aprile, Jannik Sinner è stato informato di essere risultato positivo per un oligoelemento di un metabolita della sostanza Clostebol (meno di un miliardesimo di grammo). A seguito di un’indagine approfondita e approfondita, l’ITIA e Jannik hanno scoperto che la contaminazione involontaria di Clostebol proveniva dal trattamento ricevuto dal suo fisioterapista. Il suo allenatore di fitness ha acquistato un prodotto, facilmente disponibile al banco in qualsiasi farmacia italiana, che ha dato al fisioterapista di Jannik per prendersi cura di un taglio al dito del fisioterapista. Jannik non sapeva nulla di questo, e il suo fisioterapista non sapeva che stava usando un prodotto contenente Clostebol”.

Tutta colpa del fisioterapista senza guanti

Il comunicato prosegue: “Il fisioterapista ha trattato Jannik senza guanti e insieme a varie lesioni cutanee sul corpo di Jannik ha causato la contaminazione involontaria. Jannik ha collaborato pienamente con l’indagine dell’ITIA fin dall’inizio. L’ITIA sta combattendo la cattiva condotta nello sport e nel doping in particolare. Le sue regole e i suoi processi sono eccezionalmente rigorosi e, a seguito di un’indagine forense e di un’udienza indipendente, il Tribunale indipendente ha deciso che Jannik è innocente. Non è in colpa. Tuttavia, data la natura di responsabilità oggettiva delle regole antidoping, accetta di perdere i punti del torneo di Indian Wells in cui si è svolto il test”.

Jannik Sinner riconosce l’importanza delle rigide regole antidoping dell’ITIA per la protezione dello sport che ama, devono essere molto severe per essere efficaci“. Questa questione è ora chiusa e Jannik Sinner non vede l’ora che arrivi il suo prossimo resto della stagione e non essendo stato squalificato sarà regolarmente presente agli Us Open.

Sinner perde 400 punti

L’Itia dopo mesi di indagini e udienze ha giudicato il numero uno al mondo completamente estraneo ai fatti. Ma vista la responsabilità oggettiva delle norme antidoping, Sinner perderà i punti ottenuti durante il torneo di Indian Wells, 400 in totale dopo la sconfitta in semifinale con Alcaraz (e il premio di 300mila euro). Secondo le regole, infatti, è lui il responsabile, anche degli errori commessi dal suo team. “Ora mi lascerò alle spalle questo periodo molto impegnativo ed estremamente spiacevole. Continuerò a fare tutto il possibile per assicurarmi di continuare a rispettare il programma antidoping dell’ITIA”, queste le parole del numero uno al mondo.

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