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Sinner, il titolo all’AO passa in secondo piano: Jannik inondato da domande sul caso doping ci beve su

Non è bastato il titolo all'Australian Open per allontanare le ombre del ricorso WADA da Sinner, che in conferenza stampa è stato inondato da domande sul caso doping

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Dopo i complimenti di rito per il secondo trionfo consecutivo all’Australian Open, in conferenza stampa Jannik Sinner è stato inondato da nuove domande riguardanti il caso clostebol dai giornalisti internazionali. Domande alle quali il n°1 al mondo sembra essere ormai stufo di dover rispondere, anche se non lo da, eccessivamente, a vedere, mantenendo il suo consueto aplomb davanti al pubblico, ribadendo in più occasioni di essere tranquillo e di non pensare più di tanto alle questioni extra campo.

Nemmeno il titolo all’AO spazza le domande sul doping

Un trionfo, anzi, un dominio come quello messo in campo da Jannik Sinner all’Australian Open dovrebbe fornire da sé abbastanza spunti tennistici ai giornalisti per le domande in conferenza stampa. E invece, ancora una volta l’altoatesino ha dovuto rispondere a una serie di domande riguardanti il caso doping che lo vede al centro per l’assunzione involontario del clostebol.

Dopo appena due domande sulla finale ne è arrivata infatti una sola possibilità che l’appello del CAS possa distrarlo in vista dei prossimi impegni, soprattutto del Roland Garros. Domanda alla quale Jannik ha risposto in maniera educata come sempre, nonostante la sua espressione abbia fatto trasparire un po’ di insofferenza alla questione: “Difficile a dirsi. Al momento non ci sto pensando. Conosciamo le date dell’udienza ed è tutto, sinceramente voglio godermi questo momento”.

Sinner: “Orgoglio di vincere nonostante le difficoltà”

Quello all’Australian Open è il secondo titolo dello slam dopo quello allo US Open vinto da Sinner da quando è stato annunciato il ricorso della WADA. E un’altra domanda riguardava proprio quanto Jannik sia orgoglioso di essere riuscito a trionfare nonostante tutti i pensieri che la situazione comporta:

Molto orgoglioso. In realtà è difficile da descrivere. Succedono molte cose fuori dal campo che forse non sai. Quando gioco, anche se a volte è molto difficile bloccare questo genere di cose, ho il team e le persone che mi sono vicine che si fidano di me. Questo per me è ancora più importante perché posso parlare apertamente con loro. Quando scendo in campo, cerco di concentrarmi sulla partita. So che può durare tre, quattro, cinque ore, ma è il momento della giornata in cui devo essere molto concentrato. Ovviamente anche in palestra, cercando di mantenere la routine, pensi un po’ meno a quello che sta succedendo, ma rimane ancora un po’ nella tua testa. So di essere in questa situazione, quindi non posso cambiare nulla”.

Sinner: “Se sapessi di essere colpevole, non giocherei così e basta”

C’è chi poi ha chiesto a Sinner se la possibilità di essere sospeso in seguito al ricorso della WADA gli abbia dato motivazioni extra per trionfare all’Australian Open, che – nel peggiore dei casi – potrebbe essere il suo unico slam della stagione: “Non proprio. Quello che è successo è successo, no? Lo dico sempre, continuo a giocare così perché ho le idee chiare su cosa è successo. Se sapessi di essere colpevole, non giocherei così e basta. Finora è andato tutto per il meglio e credo che andrà ancora così. Al momento non ci penso. Certo, ci sono momenti certi giorni in cui vorrei non avere questo problema. Ora ho anche bisogno di tempo libero, che è molto importante per il mio corpo e la mia mente”.

Sinner si rilassa con lo champagne

Fortunatamente Sinner aveva avuto occasione di rilassarsi con un bicchiere di champagne a inizio conferenza stampa per brindare al suo terzo trionfo slam prima di dover rispondere a tutte queste domande che inevitabilmente avranno iniziato a tediarlo e che grazie a quel goccio d’alcol avrà sopportato con maggiore serenità. Un immagine quanto mai rara per il n°1 del mondo, che tutti siamo abituati ad associare all’acqua naturale o a bevande energetiche, che però si è certamente meritato un po’ di pregiate bollicine dopo le fatiche di queste due settimane.

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