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Sofia Goggia, 10 curiosità sullo spirito libero delle nevi

Trionfi, passioni e chicche sulla campionessa di Bergamo Alta, più forte anche dei tanti infortuni rimediati in carriera.

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Ha sconfitto più volte la cattiva sorte, diventando una delle regine dello sci italiano e internazionale. Sofia Goggia è una delle campionesse simbolo dello sport sulla neve. Ha conquistato medaglie pesanti alle Olimpiadi e ai Mondiali, è una delle protagoniste della Coppa del Mondo, ma soprattutto è una delle atlete più amate e conosciute del circo bianco. Un’atleta potente e polivalente, capace di esprimersi a ottimi livelli in tutte le discipline dello sci, a eccezione dello slalom speciale.

Sofia Goggia, vita e successi

Nata a Bergamo il 15 novembre 1992, seconda di tre fratelli, Sofia ha iniziato a sciare in tenerissima età, a tre anni, sulle piste di Foppolo. Il motivo? Provare a emulare le gesta del fratello più grande, Tommaso, che è sempre stato il suo idolo e ispiratore. Coccolata da papà Ezio e mamma Giuliana, Sofia ha debuttato a 15 anni nel circuito Fis e nel dicembre 2011 in Coppa del Mondo, nel gigante di Lienz. Il primo podio nel 2016, nel gigante di Killington, poi nel 2017 sul podio c’è salita 13 volte, stabilendo un primato nazionale. Nel 2018 ha vinto la discesa olimpica di Pyeongchang.

Sofia Goggia e i social

Spirito libero e dal carattere fuori dagli schemi, Sofia Goggia ha un ottimo rapporto con i social. I suoi profili Instagram e Twitter rispecchiano il carattere solare ed estroverso della campionessa di Bergamo Alta, che spesso alterna foto di gara o di allenamento a scatti della vita quotidiana. Anche la pagina Facebook ufficiale è curata con regolarità e sono tantissimi i followers che spesso interloquiscono con lei.

Il profilo Instagram di Sofia Goggia

Sofia Goggia, curiosità

L’amore per gli animali, i tanti interessi, gli studi interrotti e poi ripresi, i tanti infortuni avuti e superati: ecco una carrellata di curiosità su Sofia Goggia.

  1. Gli infortuni – Tanti, alcuni anche gravi. Tutti lasciati brillantemente alle spalle. Nel 2010 ha subìto un infortunio al ginocchio durante un gigante da cui si è ripresa dopo un anno e mezzo. Nel dicembre 2013 a Beaver Creek ha rimediato la lesione del legamento crociato anteriore, un anno dopo ha scoperto di avere una ciste sempre al ginocchio. Nell’ottobre 2018 si è fratturata il malleolo peroneale, nel febbraio 2020 ha accusato una frattura scomposta del radio sinistro.
  2. La prima vittoria – Il primo successo Sofia l’ha conquistato ad appena otto anni, in una gara per bambini. È sempre stata estremamente tenace e competitiva, si impegnò talmente tanto che riuscì a far meglio anche dei maschietti.
  3. Il record – Vincendo la medaglia d’oro nella discesa libera a Pyeongchang nel 2018 si è consacrata come la prima olimpionica azzurra di sempre nella specialità. Tra l’altro, riportando l’oro all’Italia in una discesa 66 anni dopo lo storico trionfo di Zeno Colò a Oslo nel 1952.
  4. Le foto – Quella per la fotografia è una delle più grandi passioni di Sofia. Basta dare un’occhiata al suo profilo Instagram per rendersi conto di quanta attenzione ci metta in ogni singolo scatto.
  5. Gli studi – Si è iscritta all’università, facoltà di Economia, ma ha abbandonato dopo pochi esami. Ci ha riprovato con Filosofia, ha lasciato perdere anche quella. Il terzo tentativo? In Scienze politiche, disciplina di cui è sempre stata appassionata. Ha sempre seguito con interesse, infatti, l’attualità e la situazione geopolitica internazionale.
  6. Miracolata – Da bambina una volta è scivolata giù dalla seggiovia, ma ha avuto la prontezza di riflessi di attaccarsi al poggiapiedi: è rimasta in quella posizione fino a quando non sono arrivati a recuperarla con una scala, tra gli sguardi atterriti degli altri bambini che salivano con lei.
  7. Miracolata bis – Nell’aprile 2019, al Sestriere, quando era alla guida della sua auto ha sterzato bruscamente per evitare di tamponare un’auto davanti alla sua. Risultato: ha perso il controllo sulla strada ghiacciata ed è caduta con la vettura in una scarpata, atterrando letteralmente su un furgone e rimediando soltanto un brutto spavento.
  8. La scaramanzia abbandonata – Fino a qualche anno fa, prima di ogni gara portava il pugno sul cuore, la mano sulla testa e poi sui bastoncini. Adesso non ha più riti di sorta.
  9. I cani – Da piccola Sofia aveva un setter, che è morto quando aveva 17 anni. Più avanti invece è arrivata Belle, un bellissimo esemplare di pastore australiano che in qualche occasione le ha fatto addirittura compagnia sul podio.
  10. La musica – I suoi orizzonti musicali sono piuttosto eterogenei. Ama le serate in discoteca con gli amici, ascolta volentieri Puccini e tra gli autori contemporanei non disdegna Fedez.

Sofia Goggia, 10 curiosità sullo spirito libero delle nevi Fonte: Ansa

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