Sofia Goggia ha deciso di rispondere su Instagram a una serie di domande che gli hanno fatto i suoi fan. Ha parlato della sua vita, dei suoi studi e ovviamente anche della sua carriera agonistica. Nella giornata di ieri un intervista del Corriere della Sera alla sciatrice azzurra aveva preoccupato i fan con la possibilità che la bergamasca dovesse rinunciare interamente alla prossima stagione agonistica dopo il terribile infortunio della scorsa stagione.
- Goggia fa chiarezza: “Ecco il peggior scenario possibile”
- La doppia gioia ad Altenmarkt
- La rivelazione sulle Olimpiadi e sull’autobiografia
Goggia fa chiarezza: “Ecco il peggior scenario possibile”
A fare chiarezza sulle sue condizioni di salute è la stessa Sofia Goggia che su Instagram risponde alle domande dei suoi fan: “Oggi è uscito un articolo acchiappaclick sul Corriere. Nel peggior scenario in cui non dovessi riuscire a sciare a causa del dolore, l’opzione è quella di togliere la piastra. Attualmente stiamo cercando delle soluzioni per ovviare al problema e io ho immensa fiducia che le troveremo. E poi avrei dovuto rimettere gli sci ai 6 mai non ai 4”.
La doppia gioia ad Altenmarkt
Tante le domande a cui risponde Sofia che sui social è sempre molto attiva ed è sempre molto disponibile nei confronti dei suoi tifosi. E a chi gli chiede quale sia la pista che detesti la bergamasca sembra non avere dubbi: “Altenmarkt, non l’ho mai capita soprattutto nella parte sotto del bosco dove la pista si stringe e mi sento costretta. Ecco perché quando quest’anno ho vinto la soddisfazione è stata doppiamente immensa”.
La rivelazione sulle Olimpiadi e sull’autobiografia
La sciatrice bergamasca affronta con ironia e sincerità le domande che gli arrivano dai suoi follower. Qualcuno sbaglia in tema Olimpico e gli domanda della partecipazione a Parigi 2024 e lei scherza: “Avevo una wild card nella ginnastica artistica, ho un fisico esile e aggraziato. Sto scherzando”. E poi sulla possibilità di scrivere un’autobiografia rivela: “Ho ricevuto molte richieste negli anni da parte di svariate case editrici ma credo che i libri vadano scritti una volta terminata la carriera. La mia preferita rimane Open di Agassi perché credo che abbia avuto il coraggio e l’onestà di non omettere parte alcuna, soprattutto quelle riguardanti il proprio privato e il suo modo di vivere la vita, dentro e fuori dal campo. E ci vuole coraggio”.
Ma lo spirito competitivo di Sofia si vede soprattutto dalla risposta sui suoi successi: “Vincere le Olimpiadi è qualcosa di grandioso, un sogno che si realizza ma ti dico anche questo, si vive guardando in avanti, non indietro. La gara più importante è sempre la prossima”. Intanto il lavoro continua con Sofia che si allena in palestra e sugli sci.