Sofia Goggia non seguirà le sue compagne per la trasferta a Ushuaia in Argentina per preparare la nuova stagione. A renderlo noto è la Fisi attraverso un comunicato ufficiale in cui si fa sapere che la sciatrice bergamasca ha deciso di rimuovere viti e placche applicate dopo il grave infortunio rimediato a Ponte di Legno lo scorso 5 febbraio.
Il comunicato Fisi
Sofia Goggia non parte per la preparazione estiva in Argentina con le compagne di squadra per sottoporsi a un’intervento di rimozione di viti e placche che le erano state applicate dopo l’infortunio a Ponte di Legno dello scorso 5 febbraio. Questo il comunicato ufficiale della Fisi: “Sofia Goggia non prenderà parte alla trasferta sulle nevi argentine di Ushuaia, già cominciata da qualche giorno per le compagne di squadra. La campionessa bergamasca ha deciso di rimuovere i mezzi di sintesi applicati lo scorso 5 febbraio, quando si procurò la frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro, occorsale durante un allenamento sulla pista Casola Nera di Pontedilegno”.
Goggia, intervento andato bene
La Fisi fa anche sapere che l’intervento è andato a buon fine: “L’operazione è stata perfettamente eseguita alla clinica La Madonnina di Milano dal dottor Andrea Panzeri, Presidente della Commissione Medica FISI, in collaborazione con il dottor Herbert Schoenhuber, il dottor Riccardo Accetta (responsabile dell’UO di Traumatologia dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio) e il dottor Alberto Zangrillo. Goggia riprenderà sin dai prossimi giorni la preparazione in vista della stagione di Coppa del mondo”.
Quando il possibile rientro?
Come si legge dalle ultime righe del comunicato, Goggia – che sta bene dopo l’operazione – riprenderà da subito la preparazione in vista della Coppa del mondo, ma l’obiettivo è quello di rientrare senza fretta, probabilmente per gli allenamenti di novembre previsti in Nord America. La decisione di sottoporsi a questo intervento era dovuta principalmente al fastidio che la sciatrice percepiva all’altezza della frattura – dove erano inserite le placche – nell’indossare gli scarponi.