Sofia Raffaeli continua a stupire tutti. La ginnastica, a podio alle Olimpiadi di Parigi, dimostra ancora una volta tutto il suo talento anche nel corso degli Europei di Tallin dove conclude con due medaglie grazie all’argento al cerchio e al bronzo alle clavette. Ma come spesso capita non tutte le decisioni dei giudici sono piaciute e hanno convinto tutti.
Raffaeli ancora sul podio
Sofia Raffaeli si conferma il punto fermo della ginnastica ritmica azzurra e la prima gara della giornata con la finale al cerchio conferma ancora una volta il suo talento con l’azzurra che ottiene il punteggio di 30.050 dopo il suo esercizio sulle note di “Na cosa grande”, una prova di grande espressività con l’azzurra che però chiude alle spalle della bulgara Stiliana e si deve accontentare della medaglia d’argento. E’ proprio la marchigiana a dare il via anche la finale alle clavette che conclude con il punteggio di 29.400 che alla fine le vale il terzo posto e la medaglia di bronzo con la bulgara Stiliana che conquista la vittoria e l’ucraina Taisiia al secondo posto.
Bener anche Tara Dragas
Alle spalle di Sofia Raffaeli però sta crescendo con grande velocità anche Tara Dragas. L’azzurra continua a collezionare ottimi risultati, a Tallinn non è arrivato il podio tanto sperato ma tante prestazioni costanti. Quinto posto al nastro (con Raffaeli quarta) e sesto posto alle clavette dopo aver figurato molto bene anche nell’all around ed aver aiutato l’Italia a conquistare la vittoria nel team ranking.
Polemica nell’assegnazione dei punteggi
Come spesso accade nelle discipline che vengono decise dal giudizio, anche le gare di ginnastica ritmica sono spesso oggetto di polemiche. Ed è il caso di Sofia Raffaeli. Già nella giornata di ieri alcuni giudizi sulla sue performance non avevano convinto con l’azzurra che è finita a un passo dal podio nella prova dell’all around e anche oggi Sofia è sembrata penalizzata da alcuni giudizi. La ginnasta italiana è una delle più apprezzate anche dai tifosi di altri paesi, la sua straordinaria espressività, il suo modo di comunicare attraverso i suoi esercizi uniti alla tecnica, ne fanno una delle atlete da seguire con maggiore attenzione. E nella due giorni di Tallinn non sempre i giudici hanno saputo valorizzare con i voti giusti le sue capacità.