Italia-Spagna, meno uno. E’ il giorno della vigilia. Domani a Wembley verrà decretata la prima finalista di Euro 2020. Sul versante iberico, Luis Enrique ha presentato la sfida che potrebbe regalargli la prima finale assoluta nelle vesti di commissario tecnico.
Contro gli Azzurri, le ‘Furie Rosse’ dovranno fare i conti con la defezione di Sarabia, mentre Laporte è pienamente a disposizione per il match di domani:
“Laporte non si è allenato ieri ma ha recuperato. Sono tutti a disposizione. Sarabia no, non ha fatto questa trasferta. Tutti stanno bene, tutti vogliono essere in campo domani sera”.
Sul percorso che conduce verso la finale di domenica 11 luglio c’è l’Italia di Roberto Mancini che, oltre ai risultati, ha impressionato dal punto di vista del gioco:
“Siamo tra i leader in termini di possesso ma anche loro vogliono dominare il gioco. E’ la prima battaglia da vincere in campo, loro sono bravi anche in fase di non possesso e lo si è visto durante il torneo. Si trovano a loro agio con la palla, siamo pronti ad adattarci a situazioni differenti ma vogliamo puntare sul possesso palla”.
Tra le fila degli Azzurri, la coppia difensiva composta da Bonucci e da Chiellini ha impressionato nel quarto di finale vinto contro il Belgio:
“Sono due giocatori importanti, con esperienza, ma non scelgo la formazione in base a chi schiera l’Italia. Sono concentrato su cosa facciamo noi in campo. E’ chiaro, mi piacerebbe che ci fosse Leonardo Spinazzola perché più giocatori bravi ci sono in campo e meglio è per il calcio in generale”.
La vigilia della semifinale rappresenta anche l’opportunità per tracciare un bilancio sul proprio percorso alla guida della Spagna:
“Ho sempre sentito supporto da parte della dirigenza, è un piacere rappresentare la Spagna da Ct che ai tempi da giocatore. Ho un contratto fino alla fine del Mondiale, sento il supporto di tutti. Spetta agli altri giudicare il mio operato, sono tranquillo sul mio lavoro, cerco di dare sempre il 100% e so di essere circondato da ottimi professionisti, ho questa fortuna”.
Il ct della Spagna, che ha avuto un rapporto particolare con il nostro paese sia da giocatore che da allenatore, arriva alla partita con la massima serenità. Il tecnico spagnolo ha lasciato trasparire questo stato d’animo in un’intervista rilasciata a Sky Sport:
“L’Italia è una squadra divertente, gioca un bel calcio, pressa in avanti, palleggia bene, sa pressare vicino l’area… È una squadra molto difficile da affrontare e io penso che sarà una partita molto divertente, con molta passione e due squadre che cercano di giocare alla stessa maniera”.
A precisa domanda su eventuali rancori nei confronti degli azzurri e del paese in generale, il mister ha risposto a chiare lettere:
“Per me è stata solo una parte della vita sportiva, ma ho avuto l’opportunità di conoscere Mauro Tassotti ed è una brava persona. Non cerco nessuna rivincita né niente di simile. Io amo tutto dell’Italia: il cibo, la gente, il caffè, il gelato, il calcio… Roma. Lì ho vissuto un anno ed è stata un’esperienza bellissima”.
Il riferimento a Tassotti riguarda un episodio avvenuto ai Mondiali americani del 1994. Nel corso della sfida tra Spagna e Italia, valida per i quarti di finale e vinta dagli azzurri per 2-1, l’esperto difensore del Milan ha rifilato una gomitata proprio a Luis Enrique rimediando poi una lunga squalifica.
A Roma, invece l’attuale ct della Spagna ha allenato sulla sponda giallorossa nella stagione 2011/12 . Un’esperienza breve e deludente, chiusa con un settimo posto in campionato e con le precoci eliminazioni da Coppa Italia ed Europa League.
Precedenti non proprio lusinghieri dunque per Luis Enrique, che nonostante ciò conserva un ottimo ricordo dell’Italia. Un sentimento positivo che comunque non gli impedirà di dare tutto per conquistare la finale di Euro 2021 (da disputare contro la vincente tra Inghilterra e Danimarca.