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Euro2024, Napoli, Di Lorenzo allo scoperto su Conte e sul futuro: "Ci metterò la faccia come sempre"

Il capitano azzurro è al centro di un intrigo di mercato: si è promesso alla Juventus nonostante il club partenopeo l'abbia dichiarato incedibile

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Da giorni si parla solo di lui ma non per gli Europei che stanno per iniziare e che lo vedono in ballottaggio con Darmian per un posto da titolare nel debutto di sabato con l’Albania, bensì per l’infinita querelle col Napoli. Giovanni Di Lorenzo è uscito allo scoperto da tempo: vuole la Juventus e più ancora vuole lasciare Napoli, offeso per essere stato definito “cedibile come tutti”, sul mercato. Oggi il difensore ha parlato nell’aula Magna di Coverciano a tre giorni dalla prima degli azzurri in Germania.

Il braccio di ferro tra Di Lorenzo e il Napoli

Il suo procuratore Mario Giuffredi è stato chiaro anche ieri, nell’incontro avuto con Antonio Conte. Di Lorenzo vuole andar via anche se il nuovo tecnico azzurro lo ritiene intoccabile e nonostante la società l’abbia già tolto dal mercato. Il braccio di ferro si preannuncia lungo e doloroso con i tifosi partenopei che l’hanno già scaricato, dandogli del traditore.

Di Lorenzo in dribblig sul mercato

Chiedergli a bruciapelo se andrà alla Juve non è facile. I cronisti la prendono alla lontana, chiedendogli se ha pensato che potrebbe essere allenato da un altro ex ct come Conte dopo Spalletti ma Di Lorenzo è evasivo: “Sono due allenatori che stanno facendo una carriera incredibile, tutti e due hanno allenato la nazionale, posso solo fare i complimenti a entrambi. Conte vorrebbe che fossi un punto fermo del suo Napoli? Posso solo essere contento delle sue parole, è un grandissimo allenatore ed essere stimato da lui fa piacere, vuole dire che quello che ho fatto è stato apprezzato. Io sono serenissimo nonostante le voci, sto preparando il mio secondo Europeo, può sembrare una cosa normale ma per me, da dove sono partito, è una cosa importante. Voglio accantonare la stagione negativa col Napoli e ottenere i migliori risultati possibili. L’anima di questo gruppo è la stessa del 2021″.

Si prova a insistere ma il terzino non cede: “Napoli? Non ho problemi a parlarne, ho parlato con la società a fine campionato e poi sono venuto subito in Nazionale: sono concentrato sull’Europeo e quello che mi interessa adesso è fare bene qua. Io sono serenissimo. Triste? Sono stron****… La concentrazione è qui, quando poi sarà il momento di parlare del Napoli lo farò e ci metterò la faccia come sempre. Quest’anno è stata annata negativa per me e tutto il Napoli, non siamo riusciti a riconfermare il livello dell’anno passato ma questo è il calcio e non sempre si ottiene quello che si vuole. Voglio fare bene qua per cancellare il periodo negativo con il club. Seil mio futuro è già definito? Quando sarà il momento di parlare del Napoli ne parlerò ma ora la mia testa è qui”.

Di Lorenzo sorpreso da Calafiori

Meglio parlare di Nazionale, allora: “Gerarchie? Ci sta che il mister provi tante soluzioni, siamo in 26 tutti allo stesso livello, poi sarà lui a scegliere gli uomini più adatti. Ci sono tante partite, avremo bisogno di tutti. Spalletti è sempre il solito, un lavoratore, ama stare in campo e far capire la sua idea ai giocatori. Qui rispetto al club il tempo è minore, ci sono sedute più lunghe e qualche video in più ma sta nella regola sua. Dobbiamo essere noi bravi ad assimilare ma lui non è cambiato anzi, lo vedo bello carico. Gli schemi ormai arrivano fino a un certo punto, si può difendere con uno e attaccare con un altro altrimenti è limitante. Tanti sanno interpretare più ruoli e questo è positivo. Chi mi ha sorpreso? Scamacca già lo conoscevo, so che è forte e quest’anno ha trovato anche continuità. Calafiori non lo conoscevo, mi ha fatto una bella impressione a conferma del campionato fatto a Bologna”.

Buffon si fida di Donnarumma

In sala stampa anche Gigi Buffon che dice: “Avevo molta curiosità di vedere come mi sarei preparato a questo appuntamento in un altra veste, ma da 4-5 giorni le sensazioni che rivivo sono analoghe: tensione, adrenalina aumentano perché ci tengo a dare il mio piccolo contributo”. Poi l’elogio al portiere titolare: “Donnarumma è un punto fermissimo della squadra e un punto di forza. Contro la Bosnia ha fatto una parata eccezionale, coefficiente di difficoltà 9,99 periodico! Questo ci permette di essere competitivi. Di Vicario confermo la crescita, è affidabilissimo e sta vivendo una parabola eccezionale. Esperienza in Premier gli ha fatto fare step ulteriore. Non dimentichiamo nemmeno Meret: l’Italia ha a disposizione una fucina di talenti come non se ne vedeva da tempo che è motivo di vanto”.

“Questa è una Nazionale sottostimata ma molto competitiva, per lo spessore umano dei ragazzi che la compongono: è la cosa che mi ha sorpreso di più e mi ha fatto più piacere, percepire il senso di appartenenza. Poi anche l’atteggiamento di chi si mette sempre a disposizione dell’allenatore e della Federazione. Credo che ci siano 4-5 elementi che fanno parte del gotha del calcio europeo e mondiale. Oltre a un ottimo gruppo abbiamo anche le individualità”.

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