A Dimaro, sede del ritiro del Napoli, è andato in scena il primo incontro tra l’allenatore Luciano Spalletti e i tifosi partenopei, giunti in Trentino per vedere all’opera la formazione azzurra. Il tecnico di Certaldo ha toccato subito un argomento ‘caldo’ come quello relativo al futuro di Kalidou Koulibaly.
L’ex allenatore di Roma e Inter sembra disposto a tutto pur di trattenere il difensore senegalese: “Per tenerlo mi incateno da qualche parte, trovatemi qualcosa e mi incateno lì”.
Sul lavoro di costruzione di una rosa competitiva, Spalletti passa la palla a Cristiano Giuntoli ma fornisce un’importante indicazione circa il numero di giocatori che vorrebbe avere a disposizione: “Di mercato sarebbe meglio che ci fosse qui Giuntoli che è un professionista del settore. Dal mio punto di vista ridico che per affrontare più competizioni e le difficoltà della stagione bisogna fare un gruppo di 20 giocatori più tre portieri. Altrimenti si va in difficoltà in alcuni momenti che può inficiare il traguardo finale”.
Doveroso il passaggio sulla situazione contrattuale di Lorenzo Insigne, capitano del Napoli e fresco di trionfo a Euro 2020 con l’Italia: “Prima si devono incontrare Lorenzo e il presidente. Sono convinto che due personalità così spiccate, troveranno un punto per ripartire insieme. Aspettiamo l’incontro e cosa si diranno. L’occasione fa l’uomo ladro e il mercato fa il calciatore distratto, quindi non facciamo troppi discorsi. Problemi non ce ne sono. Io sono ottimista. Per ora è tutto un mettere le mani avanti da parte di tutti voi”.
Sugli strascichi scaturiti dal pareggio beffa contro il Verona all’ultima giornata – costato l’approdo in Champions League – il nuovo timoniere azzurro taglia corto: “Precisiamo che la dobbiamo farla finita con questa partita col Verona. Abbiamo già dato come rabbia e delusione. Le partite passano per poi non passare più. Se si perde meglio pensare alla successiva, perché è un risultato che non si può più cambiare, lo devono capire i giocatori”.