Sempre più tennisti e calciatori si stanno convertendo o avvicinando al padel negli ultimi anni, contemporaneamente alla crescita esponenziale dei campi da gioco.
Oltre ai vari Totti, Vieri, Cassano, Bergomi e tanti altri ex giocatori, c’è anche Potito Starace: “Ho scoperto il padel nel 2016 – le parole dell’ex tennista – è un gioco molto divertente, soprattutto quando impari certi meccanismi nell’uso delle sponde”.
Potito, attualmente Direttore Tecnico della sezione agonistica tennis del Circo- lo Due Ponti Sporting Club a Roma, ci racconta le principali differenze con il tennis: “Nel tennis, quando la palla passa, il punto è finito. Invece nel padel è proprio lì che ricomincia il gioco. Le mie prime difficoltà sono state infatti far scorrere la palla e abituarsi a giocare con la parete. Un tennista a rete può fare subito la differenza ma dietro è più difficile, c’è bisogno di allenare la parete. La racchetta? È totalmente diversa e devo ammettere che quando giochi tanto a padel non è facile tornare al tennis, in particolare con le volée non è immediato riprendere le misure”.
Oltre che essere un bravo giocatore di Padel, Potito Starace è diventato anche imprenditore in questa disciplina sportiva. L’ex tennista, infatti, a febbraio scorso ha inaugurato un proprio centro sportivo, l’Arezzo Padel Club: “Ho vissuto otto anni ad Arezzo, tutta la mia carriera tennistica l’ho vissuta lì. Ho tanti amici in questa città e proprio con loro è nata l’idea, a settembre scorso, di aprire un centro di padel. Due mesi fa abbiamo inaugurato il Circolo con quattro campi indoor. La risposta dei cittadini non si è fatta attendere, c’è stata sin da subito molta richiesta perché siamo il primo Circolo che ha aperto campi da padel ad Arezzo”.
Infine una domanda secca sul futuroi di questo sport: crescerà ancora? Potito non ha dubbi: “Non è una semplice moda e non durerà solo 4-5 anni. Stanno nascendo campi in ogni parte d’Italia e sono sicuro che il padel continuerà a crescere, perché è divertente e uno sport per tutti”.