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Stefano Tacconi confessa: "Ho ancora paura, non avevo mai provato questa sensazione"

L'ex portiere della Juventus sta meglio ma non ha ancora superato del tutto il trauma dopo l'emorragia cerebrale del 2022 e i tanti interventi

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

La partita è ancora lunga per Stefano Tacconi. E non dura nè 90′, nè 120′. La sta giocando da oltre due anni l’ex portiere della Juventus e della Nazionale che alla Gazzetta dello sport confessa come sta vivendo le sue giornate dopo l’ultima operazione tra convalescenza e partite in tv.

Il dramma di Tacconi iniziato nel 2022

Era l’aprile del 2022 quando Tacconi fu ricoverato ad Asti per un’emorragia cerebrale da rottura di aneurisma. Un calvario che non è ancora terminato ma che lo ha portato comunque a riprendersi. L’ex portiere fu trasferito successivamente all’ospedale di Alessandria, dove proseguì la riabilitazione fino al marzo 2023. Successivamente Tacconi è stato seguito in strutture di altre Regioni ed è stato sottoposto a diversi interventi.

La confessione a Verissimo

Un anno fa Tacconi tornò in tv e fu ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, visiblmente provato dai tanti mesi di malattia e riabilitazione. Il 66enne ex bianconero si presentò sulla sedia a rotelle e confessò, senza riuscire a trattenere le lacrime: “Pensavo di essere immortale e invece dietro l’angolo c’è sempre qualcosa di inaspettato. Meno male che c’era mio figlio con me in macchina. Mi sono perso un po’ di cose, non ricordo nulla dei primi tempi. Nonostante fossi un atleta, ho faticato tantissimo. La riabilitazione è stata molto dura. Mi dicono tutti di stare attento perché l’emorragia può tornare, questo mi fa paura, perché io non riesco a star fermo”.

L’ultima operazione il 20 giugno

Il 13 giugno scorso Tacconi fu sottoposto a un nuovo intervento chirurgico all’arteria femorale destra – di oltre cinque ore – presso il reparto di Chirurgia vascolare universitaria dell’ospedale Molinette di Torino e fu dimesso dopo una settimana in buone condizioni.

La paura di Tacconi

Parlando alla Gazzetta odierna, Tacconi ha rivelato: “Mi sento fortunato perché posso raccontarlo. Non mi ricordo tutto, ma so di aver fatto passare un bello spavento alla mia famiglia. E ho scoperto il significato della parola paura, sensazione mai provata. Sinceramente non mi è ancora passata del tutto. Le cose vanno meglio e sono in ripresa, ma ho visto persone che hanno avuto il mio problema incorrere in ricadute. Per questo ho capito che non posso fare più il fighetto come una volta. Mi hanno tolto il fumo e il bere, il mangiare lo decido ancora io. E mi cucino tutto da solo”.

In tv Tacconi continua a seguire il campionato e sulla “sua” Juve e su Thiago Motta dice: “Mi piace e la sensazione è che sia così anche per i giocatori, che sembrano seguirlo in tutto. Thiago è diverso da Trapattoni, ma trasmette la sensazione di essere decisionista come lui. Lo scudetto? L’Inter resta favorita, ma i bianconeri, grazie a Koopmeiners e gli altri colpi, si sono avvicinati. Il valore della Juve sarà più chiaro dopo la sfida con il Napoli, che sulla carta sarà un’altra pertenente per il titolo: Conte è un vincente, lo dice la sua storia”.

Stefano Tacconi confessa: "Ho ancora paura, non avevo mai provato questa sensazione" Fonte: ANSA

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