Sono trascorse poche ore dall’operazione chirurgica a cui è stato sottoposto Stefano Tacconi, l’indimenticabile portiere della Juventus già colpito due anni fa da un aneurisma, chiamato a superare anche questa nuova prova.
Nella giornata di giovedì 13 giugno, infatti, Tacconi è stato operato all’Ospedale Le Molinette di Torino: un delicato e complesso intervento su cui ci aggiona la moglie Laura, intervenuta con la figlia Virginia, a Mattino 5.
- Stefano Tacconi, come sta: parla la moglie Laura Speranza
- Il nuovo bollettino e l'uscita dalla terapia intensiva
- L'intervento durato 5 ore
- L'ischemia e la riabilitazione
Stefano Tacconi, come sta: parla la moglie Laura Speranza
Quanto emerso dalle indagini effettuate aveva consentito di individuare una criticità circolatoria importante, che lo stesso Tacconi aveva deciso di rendere di dominio pubblico. L’ex estremo difensore della Juventus e della Nazionale aveva ammesso questo nuovo problema di salute, indipendente dall’ischemia che lo aveva colpito due anni fa durante un evento, nel corso di un’intervista al settimanale DiPiù, aggiungendo l’imminenza del nuovo ingresso in sala operatoria.
“Il mio calvario non è ancora finito – aveva rivelato l’ex calciatore della Juventus – le ultime visite hanno evidenziato dei coaguli di sangue, dei trombi nelle gambe e nella vena aorta. Devono aprirmi e darmi una sistemata. Ma mi hanno promesso che tornerò come nuovo. Io mi sento come un leone con i medici che hanno detto che il mio recupero ha del miracoloso”, aveva dichiarato Stefano.
Oggi, a poche ore dall’intervento durato 5 ore ed eseguito dall’equipe del Prof. Fabio Verzini, Laura Speranza è intervenuta in diretta insieme alla figlia Virginia (la coppia ha quattro figli) per aggiornare il pubblico sulle condizioni di Tacconi. A Mattino 5, la moglie dell’estremo difensore, oggi imprenditore nel settore dei vini, ha detto:
“Ieri è stato operato alla gamba destra. E’ stata un’operazione molto lunga e rischiosa che andava fatta perché questa vena era molto occlusa. Non abbiamo ancora visto Stefano perché si trova in rianimazione e quindi speriamo di vederlo nel pomeriggio”, aggiungendo che “Infatti il prof. Verzini era molto soddifatto dell’operazione perché si trattava di un intervento complicato e non era scontato”.
Il nuovo bollettino e l’uscita dalla terapia intensiva
Alle 13 il colloquio tra Laura e i medici che stanno seguendo l’ex campione bianconero e nel pomeriggio la notizia, ribattuta dall’ANSA, del trasferimento dalla terapia intensiva al reparto.
Stefano Tacconi e Laura Speranza nel 2009
L’ex portiere della Juventus “ha trascorso una notte tranquilla nel reparto di Rianimazione ospedaliera, diretta dal dottor Roberto Balagna. Il decorso post operatorio prosegue regolarmente. Il paziente dimostra condizioni cliniche stabili ed un rapido miglioramento nella perfusione e circolazione dell’arto inferiore destro operato ieri pomeriggio”.
Nel primo pomeriggio di venerdì 14 giugno, Tacconi è stato trasferito nel reparto di degenza di Chirurgia vascolare universitaria, diretto dal professor Verzini.
L’intervento durato 5 ore
A entrare nei dettagli più tecnici, era stato lo stesso ospedale Molinette di Torino che ha specificato come Tacconi sia stato operato a causa di una “arteriopatia diffusa aorto iliaco femorale (ostruzione arteriosa da aorta a femore)”.
In sala operatoria, l’ex portiere è rimasto cinque ore: le sue condizioni sono buone e nel primo bollettino si parla di “un buon esito clinico” con l’ex calciatore che in questo momento è “sveglio, lucido e asintomatico” ed è stato trasferito nel reparto di rianimazione dove viene tenuto costantemente monitorato.
“L’ex portiere della Juventus Stefano Tacconi è ricoverato all’ospedale delle Molinette per un grave quadro di ischemia arteriosa dell’arto inferiore destro, a causa di arteriopatia diffusa aorto iliaco femorale (ostruzione arteriosa da aorta a femore), non in relazione alla pregressa patologia – è la nota diffusa dall’Ospedale Molinette di Torino, dove è stato ricoverato -. È stato eseguito un delicato intervento innovativo di circa 5 ore, nella sala ibrida, che ha comportato una ricanalizzazione endovascolare estrema aorto iliaca e ricostruzione chirurgica della arteria femorale. L’intervento é tecnicamente riuscito con attuale buon esito clinico”, quanto si legge.
L’ischemia e la riabilitazione
Come ha tenuto a ribadire in diretta la stessa Laura, Tacconi ha intrapreso un percorso che è stato difficilissimo, addirittura estenuante se si considera come sia stato suo figlio Andrea a comprendere fin dai primi segnali la gravità delle seu condizioni dopo l’aneurisma e l’emorragia cerebrale che lo aveva colpito, due anni fa.
Il suo provvidenziale intervento, l’arrivo all’ospedale di Alessandria e i ripetuti interventi eseguiti dal team del porf. Barbanera gli hanno permesso, con tutta la sua forza e la sua volontà, di recuperare con risultati eccezionali. Ha ripreso a camminare, anche se per brevi tratti, e a parlare.
Un insieme di risultati che ha ottenuto grazie al suo attaccamneto alla vita e alla famiglia, che lo ha supportato sempre. Dal primo istante, come è stato capace di fare suo figlio Andrea, sempre al suo fianco.