Oggi il ricordo di Giovanni Tiberi è ancora più struggente per quel richiamare il vissuto che una delle glorie di Ostia riesce ad evocare, dopo aver lasciato all’improvviso domenica 3 aprile i suoi cari e gli amici mentre si trovava a lavoro nel suo bar sul litorale romano. A nulla sono serviti gli interventi pronti e immediati dei soccorsi intervenuti sul posto, nella tarda mattinata.
Aveva solo 49 anni, ma a causa di un malore improvviso ha interrotto così una storia di vita e di calcio, quella che ad Ostia era nota come quella del “vichingo”. Un soprannome che ne rammenta l’imponenza, la forza.
La carriera di Giovanni Tiberi, stroncato da un malore
Giovanni Tiberi, aveva lasciato il calcio agonistico da tempo per riconvertirsi senza lasciare indietro la sua passione viscerale per il calcio. Aveva legato la sua storia soprattutto alla Ternana dal 1997 al 2000: primo anno con alcune presenze e poi la cessione in prestito alla Triestina per far ritorno alla società rossoverde, in serie B.
Aveva totalizzato 26 presenze con la squadra umbra e 4 gol segnati, tra i quali quello segnato di testa al Torino nel 1998 al 90’ che regalò al Liberati la vittoria alla Ternana per 2-1 sui granata. Nel 2000 fu ceduto al Cosenza. Giocò fino al 2008 e chiuse la carriera con la maglia gialloblu della Viterbese.
“Oggi è venuto a mancare Giovanni Tiberi, ex attaccante delle Fere, classe ’73.
Giovannone, così lo chiamavano i tifosi rossoverdi, ha vestito la nostra maglia 26 volte tra il 1997 ed il 2000 (tra Serie C, Serie B e Coppa Italia), mettendo a segno 4 reti.Alla famiglia, agli amici ed agli ex compagni di squadra il presidente Stefano Bandecchi, il vice presidente Paolo Tagliavento ed ogni componente della Ternana Calcio formulano le più sincere condoglianze”, si legge nel comunicato della Ternana.
Tiberi oltre la Ternana
Tiberi aveva militato, oltre alla Ternana e al Cosenza, nel Chieti, Pistoiese, Bari e nella Viterbese per citare le più celebri: conclusa l’attività agonistica si era cucito un ruolo nelle società del litorale romano dove era tornato a vivere e aveva messo a disposizione la sua esperienza.
Figlio di un grande amante del pallone ed ex dirigente della gloriosa società Ostiamare, Giovanni aveva ereditato parte di quella passione dal papà Nando che si era speso nel tempo per lo storico club romano.
Quelle stesse realtà alle quali aveva dedicato tempo, segreti e competenze e che gli hanno dedicato un ricordo molto affettuoso e di sincero dolore per quanto accaduto nel suo bar a Ostia.
Il ricordo sui social
Sui social le bacheche sono inondate di ricordi, come quello, commosso, della sua Ostiamare:
“La Società Ostiamare vuole ricordare Giovanni Tiberi, scomparso questa mattina prematuramente.
Altrettanto partecipe quello pubblicato dall’ASD Infernetto Calcio:
“Oggi (ieri, ndr) ci ha lasciato all’improvviso Giovanni Tiberi. Ha fatto parte della famiglia gialloblu come responsabile della Scuola Calcio, trasmettendo ai nostri piccoli atleti l’amore per il calcio. Un professionista del pallone, un amico appassionato. Il Presidente Matteo D’Avello e tutta la Asd Infernetto Calcio si stringono alla moglie e ai figli in questo momento di grande dolore. Sarai sempre nei nostri cuori. Ciao Giovanni 💛💙“.
Una testimonianza di affetto che è estesa alla moglie Marzia (sorella di Christian Silvestri, anche lui ex della Ternana ma anche ex difensore di serie A con Lecce e Catania) e tre figli.
VIRGILIO SPORT