La conclusione dell’esistenza di John Geddert e il dramma che porta con sé è perfettamente espresso dalle parole pronunciate dalla procuratrice generale del Michigan, Dana Nessel, che aveva annunciato le accuse:
“E’ una tragica fine di una tragica storia per tutte le persone coinvolte”, ha dichiarato in un comunicato ripreso dalla CNN.
Il suicidio di John Geddert: che cosa sappiamo
L’ex coach olimpico di ginnastica femminile si è tolto la vita, poche ore dopo essere stato incriminato per traffico di essere umani e abusi sessuali contro varie atlete minorenni, nel corso di una carriera densa di successi e importanti riconoscimenti.
I rapporti con Larry Nassar
L’allenatore 63enne della squadra di ginnastica femminile olimpica degli Stati Uniti del 2012 era stato accusato di 24 casi di abusi su giovani ginnaste ed era proprietario del Twistars Gymnastics Club del Michigan, ambiente indicato da Larry Nassar, ex medico della Nazioanle di ginnastica, il quale ha ammesso di aver abusato sessualmente di più di 100 giovanissime atlete nel corso di un processo seguito dall’opinione pubblica e dai risvolti inquietanti.
Nei riguardi di Nassar, sono state avanzate accuse da parte di più di 150 donne. Tra queste ci sono anche le campionesse olimpiche Alexandra Raisman, McKayla Maroney, Gabby Douglas, Jordyn Wieber e Simone Biles, vincitrici delle medaglie d’oro alle Olimpiadi di Londra del 2012 e a Rio de Janeiro del 2016.
Geddert e le accuse
Nassar e Geddert si conoscevano e anche molto bene. L’ex medico ha anche curato ginnasti infortunati a Twistars, la palestra di proprietà di Geddert che non avrebbe però denunciato gli abusi da parte del dottore poi processato, stando a quanto formulato nelle accuse avanzate.
Ma la maggior parte del caso contro di lui riguardava la sua palestra e il modo in cui trattava le atlete. Le accuse contro Geddert avevano “ben poco a che fare” con Nassar, ha detto l’assistente procuratore generale Danielle Hagaman-Clark.
“Le sue vittime soffrono di un’alimentazione disordinata – ha spiegato Nessel – tra cui bulimia e anoressia, tentativi di suicidio e tentativi di autolesionismo, sono stata ripetutamente costrette a gareggiare anche se infortunate, abuso emotivo estremo e abuso fisico, incluso violenza sessuale”.
Sarah Klein, una ginnasta che si è allenata sotto Geddert per più di 10 anni ed è stata abusata da Nassar, ha detto che la morte dell’allenatore è stata una “fuga dalla giustizia” e ha definito la notizia “traumatizzante”.
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