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Summit tra Allegri e la dirigenza della Juventus: il vice Vlahovic da solo non serve, decisione imminente

Depay o Milik i nomi sul tavolo, ma non solo. L'esito della gara contro la Samp ha palesato i limiti della Juventus di Allegri, che è titubante sul giocatore del Barcellona

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

A una manciata di giorni dalla conclusione della sessione estiva del calciomercato, la Juventus forgiata da Massimiliano Allegri (ex conte Max) ha palesato i limiti che, sul finire della scorsa stagione, gli scettici sulla cessione di Paulo Dybala avevano avanzato con una certa abbondanza.

Estimatori e critici Allegri ne ha sempre avuti, anche quando era incluso nella categoria di pensiero che racchiude i vincenti. Oggi si ragiona su altro e il summit odierno con la dirigenza ne è la dimostrazione pragmatica e concreta.

La solitudine di Dusan Vlahovic

Sul fronte offensivo, Dusan Vlahovic patisce un isolamento sintomatico della decadenza del centrocampo bianconero che, come e più del reparto arretrato, soffre un ricambio generazionale che il divario di opinione tra dirigenza e tecnico amplifica, per quanto a livello pubblico trapeli ben poco. Qualche parola, appena.

A proposito, Allegri avrebbe manifestato alcuni dubbi in merito a Depay, obiettivo numero uno di questo agosto immersivo tra serie A e trattative della società di Andrea Agnelli che, più di un giocatore offensivo, avrebbe bisogno di personalità sulla linea mediana.

Fonte: ANSA

Vertice Allegri-dirigenza dopo il flop

Da qui questo nuovo vertice juventino, tra dirigenti e allenatore che secondo Sky Sport si starebbe consumando in questi minuti soprattutto attorno agli ultimi sviluppi sui fronti aperti per chiudere o abbandonare quelle operazioni ormai avviate a un epilogo.

Dicevamo di Depay, sul quale si sta focalizzando l’attenzione del club; in alternativa si starebbe studiando l’opportunità Milik, già sondata in un recente passato quando sembrava inevitabile l’accoppiamento alla Juventus e Marsiglia era una mera eventualità.

Invece, come spesso accade nelle operazioni estive che riguardano affari e sondaggi, ecco che l’attaccante polacco ex Napoli optò per l’Olimpique Marsiglia, dopo un estate in cui il suo nome veniva abbinato alla Juventus, lì dove credeva di recarsi giusto in vacanza.

L’accordo con il Marsiglia a Milik

La Juventus, secondo Repubblica da giorni, avrebbe trovato l’accordo economico con l’ex Napoli e con il Marsiglia: il centravanti polacco aspetta il via libera per arrivare a Torino, ovvero la ferma convinzione da parte della società e del tecnico di arruolarlo alla causa.

Il giocatore arriverebbe a Torino sulla base di un prestito oneroso di 2 milioni di euro e diritto di riscatto fissato a 8 milioni.

Dalla Spagna: è fatta con Depay

Memphis Depay, dalla sua, avrebbe chiesto alla Juventus un contratto biennale con opzione per il terzo anno a sette milioni netti più bonus. Addirittura l’edizione odierna del Mundo deportivo, riferimento per il Barcellona e le cose del club catalano, ha annunciato l’ufficialità dell’accordo già oggi, martedì 23 agosto, a discapito di Milik e del concorrente Arnautovic, ora al Bologna con un passato all’Inter.

Ma al centro di questo summit, convocato se non in emergenza nella consapevolezza che la Juventus non può e non deve scivolare più in basso di così, ci sarebbe un secondo quesito che naviga, in forma latente, nel retropensiero di chiunque abbia assistito alla partita contro la Sampdoria e alla solitudine del numero 9.

Fonte: ANSA

I dubbi sul centrocampo della Juventus

Che senso ha, a questo punto, l’inserimento di un attaccante per quanto utile alla causa e alla ricerca del vice Vlahovic se proprio Dusan si ritrova a fare appena 9 tocchi contro la Samp? Non sarebbe ragionevole, o almeno sensato, individuare con il budget a disposizione rimasto quell’innesto indispensabile a centrocampo, perché la squadra esprima un gioco in grado di supportare l’estro del serbo?

Valutazioni non certo estemporanee, ma utilissime a meno di 9 giorni dalla fine di questa sessione di calciomercato, e che stasera dovrebbero dare un indirizzo.

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