Nel 2017, l’italiano Francisco Porcella ha vinto il “Biggest Wave Awards” per l’onda più grande: “Cavalcare un’onda così è un insieme di tante sensazioni: c’è paura ma anche un leone in gabbia che esce. E tutto sempre rispettando le onde: bisogna essere un tutt’uno con la natura. E questo si ripercuote anche nella vita di tutti i giorni”.
Ci sono anche altri premi da considerare: “Ci sono gli XXL, che ogni anno premiano le onde più grandi: ci sono dei giudici che scelgono le onde più grandi, in finale arrivano cinque onde. Ci sono diverse nomination: l’onda più grande, il tubo più grande, il ‘ride of the year’ (l’onda migliore in generale), il “wipeout of the year” (la caduta più pesante dell’anno) e ci sono le ‘performance of the year'”.
La vita del surfista è sempre un’incognita: “Le gare sono circa una volta ogni due mesi, ma dipende: se c’è un inverno con mareggiate, abbiamo la possibilità di chiamare le gare. Ma se non c’è la mareggiata, non c’è la gara. Io mi alleno sia in acqua sia fuori. Mi faccio una parte dell’anno in Portogallo, poi sto un po’ alle Hawaii: sto lì per le mareggiate più grandi. E nella stagione estiva vado nell’emisfero sud. Ma bisogna essere pronti ad andare dall’altra parte del mondo in qualunque momento per prendere le onde più grandi”.