Dopo una latitanza breve, il marito di Agnes Tirop è stato arrestato dalla polizia a Mombasa. Così si chiude una fuga scaturita dall’intento di sottrarsi alle forze dell’ordine che lo cercavano da quando la campionessa kenyana due volte medaglia di bronzo nei 10.000 metri ai campionati del mondo e oro ai mondiali di cross-country nel 2015, era stata rinvenuta senza vita con ferite da taglio all’addome nella sua casa nel centro di addestramento ad alta quota di Iten, nel Kenya occidentale. Secondo quanto riferisce l’agenzia ANSA, l’uomo stava cercando di lasciare il Paese quando è stato intercettato e fermato dalla polizia.
Il brutale femminicidio di Agnes Tirop
Agnes Tirop, che aveva solo 25 anni, era arrivata quarta nella finale olimpica dei 5.000 metri ai Giochi Olimpici di Tokyo appena due mesi prima della tragedia e il mese scorso aveva stabilito, in Germania, un nuovo record mondiale femminile di corsa su strada femminile.
Il rientro in Kenya, come spiegato, era stato segnato dagli impegni, gli allenamenti e la sa preparazione. Una tabella impegnativa, ma che non ha certo isolato Agnes, che è stata cercata dai suoi cari i primi a far scattare le ricerche. La scomparsa era stata denunciata martedì sera, infatti, dal padre che a quanto pare non riusciva a mettersi in contato con la mezzofondista. Quando la polizia è entrata in casa, ha trovato purtroppo Agnes Tirop in una pozza di sangue, dissanguata a causa di diversi colpi inferti con un’arma da taglio.
L’appello alla giustizia del movimento per Agnes Tirop
Il marito, Emmanuel Rotich, era stato indicato subito come il possibile colpevole come reso di dominio pubblico dalla stessa Federazione, nel comunicato diffuso a ridosso della tragica morte, l’ennesimo orribile femminicidio che ha lasciato sul campo la promessa del mezzofondo kenyano, Agnes Tirop. E nel quale il movimento ha chiesto giustizia per lei.
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