I Mondiali arrivano alla sua fase decisiva. Restano solo le due finali per decretare la nuova gerarchia del pallone mondiale. Per prima cosa in campo Croazia-Marocco, per decidere il 3° e 4° posto. I balcanici si sono riconfermati tra le migliori squadre a livello assoluto, nonostante il ricambio generazionale rispetto a 4 anni fa, il Marocco è di gran lunga la squadra rivelazione di questa edizione e per molti la vincitrice morale perché a livello di gioco nessuno ha obiettivamente fatto meglio. Anche la sconfitta in semifinale contro la favoritissima Francia, è arrivata dopo 90 minuti alla pari in cui i magrebini avrebbero avuto diverse occasioni per segnare il pareggio. Croazia-Marocco si gioca sabato 17 dicembre alle 16.00.
La finalissima è invece Argentina-Francia, in programma domenica 18 dicembre alle ore 16. Di fronte le due squadre che tutti avevano pronosticato tra le favorite sia per manifesta abbondanza di talenti (la Francia) sia per la presenza della stella degli emiri qatarioti (Messi che gioca nel Psg…). La Francia, che giova sempre ricordarlo partecipa a questo mondiale senza il Pallone d’Oro Benzema, Pogba, Kantè, Kimpembe, Lucas Hernandez e qualche altro pezzo da 90, ha vinto (a parte il ko con la Tunisia a promozione acquisita) ma non stravinto tutte le partite disputate sin qui: non ha fatto niente di eccezionale, se non valorizzare a sprazzi le doti eccelse di Mbappè e una batteria di centrocampisti che nessuno ha a disposizione. Con il Marocco ha rischiato di brutto, ma alla fine ce l’ha fatta: segno di grande forza.
L’Argentina si è rivelata quella che si sospettava: solida e cattiva in fase difensiva e poi tutta aggrappata al carisma silenzioso di Messi. Poco gioco, poco spettacolo, però partite quasi sempre dominate in virtù di una supremazia tecnica manifesta e di una grinta enorme. I maligni dicono che qualche aiutino lo abbia avuto, ma il sospetto nostro è che avrebbe vinto comunque un po’ per meriti suoi (quante squadre possono permettersi di avere Dybala come quarta scelta in attacco?) e un po’ per la manifesta mediocrità degli avversari affrontati: Arabia, Messico, Polonia, Australia, Olanda e Croazia con rischi enormi alternati a sprazzi di giocate pazzesche e colpi di classe.
Il tabellone dei Mondiali
Quando si giocano le partite dell’eliminazione diretta
Il calendario dei Mondiali prevede queste date:
Ottavi di finale : dal 3 al 6 dicembreQuarti di finale : dal 9 al 10 dicembreSemifinali : il 13 e il 14 dicembre- Finale : 18 dicembre
Chi è fuori dal tabellone: le eliminazioni più pesanti
Tra le eliminazioni premature e inattese sicuramente quella del Belgio, numero 2 del ranking Fifa, quella della Germania che ha superato la competizione con poca personalità nonostante la quantità di talenti in squadra. Poi molto amara l’eliminazione del Messico, che è stato escluso a vantaggio della Polonia, vista l’assoluta parità tra le squadre, per avere ricevuto più cartellini gialli. Pesante l’eliminazione dell’Uruguay nonostante la vittoria contro il Ghana, eliminata per il minor numero di gol segnati rispetto alla Corea.
Sono andate a un soffio da uno storico passaggio del turno l’Iran, eliminato proprio dagli Usa, sul filo di lana, l’Arabia Saudita che è riuscita addirittura a battere l’Argentina e il Costa Rica che nel convulso girone fatale alla Germania ha fatto 3 punti e per alcuni minuti dell’ultima partita è stata vicina alla qualificazione.
Agli ottavi è stata anche eliminata in modo piuttosto clamoroso la Spagna. Le baby Furie Rosse di Luis Enrique hanno avuto una partenza eccezionale e illusoria contro Costa Rica: ma dopo la scorpacciata di gol la squadra ha incredibilmente subito un’involuzione culminata con una sconfitta contro il Marocco, che i maligni volevano essere stati “scelti” come avversario più morbido dagli spagnoli, sconfitti in modo… strano dal Giappone.
Fuori con una lacrimuccia proprio i nipponici che se esistesse il premio per la squadra più ingenua probabilmente lo vincerebbero sempre: corrono, lottano, sprecano e poi all’ultimo secondo la squadra scafata di turno li frega (e stavolta si sono imbattuti nella regina delle squadre scafate, la Croazia). Anche la Corea è uscita con onore: di fronte ha trovato un Brasile completamente fuori portata, ma almeno ha provato a giocare a pallone sempre ed è riuscita a battere il Portogallo: cosa non da poco. Uscita con onore anche l’Australia: sembra di vedere la Scozia degli anni 80, tanta corsa, tanta generosità, gioco semplice quasi primordiale, ma prima di batterli uno deve sputare sangue e pure Messi non ci ha passato un pomeriggio facile.
Fuori, ma senza particolari rimpianti, anche Polonia (squadra davvero inguardabile nonostante Lewandowski), Usa (la solita masnada di culturisti senza la minima cattiveria calcistica), Senegal (senza Mané è una squadra mediocre) e la Svizzera che è stata umiliata dal primo avversario che le occasioni da gol le concretizza e non le spreca in modo ignobile, come invece ha fatto quella Nazionale con la maglia azzurra che le ha generosamente regalato la presenza a questi Mondiali…
Fuori ai quarti: Olanda, che ha portato con astuzia l’Argentina quasi fuori dai Mondiali e poi come al solito si è impappinata ai rigori; il Brasile che ormai più che calcio-spettacolo fa calcio-caciara con numeri da circo in partite facili, sceneggiate patetiche, super fenomeni tatuatissimi e sopravvalutati e poi l’immancabile piagnisteo appena si appalesa un avversario serio che mena come la Croazia; l’Inghilterra, che ha letteralmente buttato alle stelle (visto dove è stato indirizzato il ridicolo rigore di Kane…) un’occasione enorme per vincere finalmente qualcosa; il Portogallo che ha tentato di fare a meno di CR7 e Leao ma ha capito che tra i tanti sicuri talenti del mazzo ci sono anche un po’ troppi sopravvalutati.
Il calendario completo dei Mondiali
FAQ
- Quando si gioca la finale dei Mondiali?
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Il 18 dicembre alle 20
- Quando si gioca Argentina-Francia?
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Domenica 18 dicembre alle 16
- Quando si gioca Croazia-Marocco?
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Sabato 17 dicembre alle 16
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