Paolo Tagliavento, direttore di gara della sezione di Terni, ha appeso il fischietto al chiodo lo scorso 13 maggio.
In una intervista rilasciata al Messaggero, lāex arbitro si ĆØ confessato trattando vari temi e tornando anche sul famoso Milan-Juventus con il gol fantasma di Muntari.
āA Coverciano ho versato un poā di lacrime quando Rizzoli e gli altri arbitri di Serie A hanno salutato me e Damato ā le parole di Tagliavento -. Inusuale il mio abbraccio con De Rossi ripreso dalle telecamere? Lāabbraccio con il capitano della Roma non ĆØ stato il solo: con tanti calciatori si ĆØ instaurato un rapporto di stima e affetto reciproci. Sono sereno, ho coronato il mio sogno, anche se mi sarebbe piaciuto dirigere un finale Mondiale o di una competizione europeaā.
Tagliavento insieme a Rizzoli e Rocchi ha fatto parte della squadra arbitrale che ha cercato di rilanciare la categoria dopo lo scandalo di Calciopoli. Un periodo molto difficile come ha rivelato lo stesso ex direttore arbitrale: āUn periodo tremendo, giorni terribili che per fortuna sono durati poco. Io ero estraneo, come ĆØ stato appurato dalla giustizia. Fare lāarbitro ĆØ stato una scuola di vita: a 15-17 anni impari a prendere da solo le decisioni e a crescere prima. Qual ĆØ il derby piĆ¹ difficile da arbitrare? Ogni sfida cittadina ha le sue difficoltĆ . Ma per caratteristiche direi che quello di Roma e di Genova non sono niente maleā.
Ecco poi le risposte di Tagliavento sui due casi piĆ¹ spinosi che ha dovuto affrontare nella sua carriera: āSe le manette di Mourinho in Inter-Sampdoria mi diedero fastidio? Solo per un attimo, perchĆ© poi tutti i commenti mediatici e quelli del mio organo tecnico conclusero che avevo diretto molto bene. l gol di Muntari ĆØ il mio errore piĆ¹ evidente, oggi si sarebbe evitato in un decimo di secondo con il Varā.
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