Una notte magica che riporta il tennis al centro del mondo dello sport italiano. Jannik Sinner batte per la prima volta Novak Djokovic e lo fa a Torino, davanti a un pubblico che ha fatto fatica a contenere il suo entusiasmo nel corso delle oltre tre ore di battaglia. Nonostante le due vittorie però il discorso qualificazione in vista delle semifinali non è ancora chiuso e servirà ancora il match con Rune per avanzare nelle Finals.
- Sinner prepara l’ascesa al trono
- Sinner alle semifinali: le combinazioni
- Panatta incorona Sinner ma finisce nel mirino dei social
Sinner prepara l’ascesa al trono
Che potesse essere una notte magica forse un po’ lo si era capito già nei mesi scorsi. La crescita di Jannik Sinner nel 2023 è stata esponenziale ed è venuta a galla soprattutto negli ultimi mesi con le vittorie prima a Pechino (primo Master 1000 della sua carriera) e poi con con la conferma a Vienna. Il primo “scalpo” importante è stato quello del russo Daniil Medvedev, una prima volta per il ragazzo dai capelli rosso. Il russo era stato ostacolo quasi impossibile da superare in passato ma le cose sono cambiate con due vittorie nel corso degli ultimi mesi.
Il tennis di Sinner è cresciuto ancora, i colpi ci sono sempre stati: la costanza con cui li metteva in campo forse un po’ meno. Il match contro Djokovic ha dimostrato esattamente questo, testa e gioco di Sinner ora vanno di pari passo. Il giocatore di San Candido aveva già dimostrato di essere freddo e glaciale, ora anche il tennis lo accompagna. Nel corso della maratona contro il serbo sono stati pochissimi i passaggi a vuoto per di più contro un avversario che fa proprio della costanza uno dei suoi punti forti.
Rivivi le emozioni del match Sinner-Djokovic
Sinner alle semifinali: le combinazioni
Il discorso “semifinale” però nonostante le vittorie con Tsitsipas e Djokovic non è ancora chiuso: bisognerà aspettare l’ultimo scontro nel girone per riuscire a strappare il pass per le semifinali.
Sinner qualificato se:
- Batte Rune;
- Djokovic dovesse perdere il match o almeno un set contro Hurkacz, in questo caso anche una sconfitta con qualsiasi punteggio contro Rune eliminerebbe il serbo;
Più complicato invece lo scenario nel caso di una vittoria di Djokovic per 2-0 contro Hurkacz e una vittoria per 2-1 di Rune contro Sinner. In questo caso i tre tennisti sarebbero tutti a pari punti e con lo stesso coefficiente di set (5 vinti e 3 persi) con la questione che verrebbe risolta solo dal coefficiente game che in questo momento vede l’altoatesino in vantaggio rispetto agli altri con una situazione però ancora fluida.
Panatta incorona Sinner ma finisce nel mirino dei social
Tre ore di maratona in campo e altrettante se non un po’ in più anche in televisione. Complice anche la pausa della serie A, tutte le attenzioni degli sportivi italiani si sono concentrate sul match del PalaAlpitour. E’ stata una serata di festa ma come accade per i grandi eventi la gara è stata vissuta su due fronti: uno in campo e uno sui social che hanno seguito con trasporto una serata in cui il tennis è tornato a essere al centro del discorso.
Il commento Rai ha visto la presenza della leggenda Adriano Panatta che ha incoronato Jannik Sinner. L’ex tennista azzurro ha parlato con toni entusiastici del gioco dell’azzurro e alla fine di lui ha detto: “Diventerà presto il numero 1 al mondo e lo sarà a lungo”. Ma sui social Adriano è finito nel mirino anche per le parole su Djokovic e sui suoi comportamenti non sempre esemplari. Il serbo è uno che divide ma in Italia ha tantissimi tifosi e non tutti hanno apprezzato un atteggiamento troppo da tifoso dei due telecronisti Rai.
La chicca finale arriva proprio alla fine della telecronaca quando Panatta rivela di aver appena ricevuto un messaggio da un’altra leggenda dello sport italiano: Alberto Tomba. Anche l’ex sciatore ha seguito con trasporto la partita facendo il tifo per Sinner, che avrebbe potuto prendere anche la sua eredità sulle nevi, prima di scegliere la racchetta. Il gotha dello sport italiano si prepara ad accogliere nelle sue stanze anche Jannik il Rosso.