Gli ultimi due anni sono stati molto complicati per il tennista svizzero che ha vissuto la pandemia (come tutti noi) e soprattutto è stato alle prese con un duplice intervento al ginocchio che ha complicato e non poco la sua carriera.
Ora Roger sta prontando a rientrare nel circuito ma deve scegliere bene gli eventi e, comunque vada, queste potrebbero essere le ultime sfide di Re Roger. Da poco inoltre ha festeggiato il suo 40imo compleanno, un’età assurda per un tennista. Tredici mesi senza giocare partite ufficiali sono apparsi un’eternità per Roger, e anche di questo, oltre che del compleanno, ha parlato alla rivista Schweizer Illustrierte:
“Abbiamo affittato casa ad Ibiza per il mio compleanno e siamo stati con famiglia ed amici, in passato ero sempre alle prese con tornei ed era un giorno come un altro, questa volta è stato speciale e l’abbiamo festeggiato con una grande festa. I miei figli hanno fatto disegni e mi hanno fatto nuovi regali, poi hanno scattato foto con me ed i miei amici e queste piccole cose mi fanno sentire meglio. Mi ha anche commosso il video che ha fatto la mia fondazione per i 40 anni, auguri e canzoni di bambini dello Zambia, del Malawi, Lesotho, Zimbabwe e Sud Africa.
È stato davvero molto bello. È stato commovente ricevere gli auguri di Borg, Edberg e Sampras, parliamo dei miei tre principali idoli che mi contattano per farmi gli auguri, per me è surreale. Tutti questi auguri mi fanno felice e mi dimostrano che ho ancora tanti veri amici attorno a me, ho ancora 50-60 messaggi a cui rispondere.
Ormai a 40 anni non ti senti più un bambino, ma non mi sento neanche vecchio. L’età non mi fa paura, il giorno del mio compleanno mi sono alzato e non era cambiato nulla, penso che sia un’epoca molto bella e voglio vivere al meglio d’ora in poi”.