Paolo Lorenzi, ex tennista e commentatore Sky, ha parlato della situazione dei tennisti italiani dopo il Roland Garros: Se si fa una valutazione globale direi di no. Lorenzo Sonego ha raggiunto gli ottavi di finale, disputato un match incredibile contro il russo Andrey Rublev e si è arreso a Karen Khachanov, mettendo in mostra anche in quel caso un gioco notevole. Sono venute meno le energie ed è un aspetto sicuramente su cui deve migliorare. Bene Arnaldi, Fognini e Cocciaretto, Zeppieri ha disputato un match di spessore contro Ruud, mettendo in difficoltà. Chiaramente ci si aspettava di più da Sinner”
Su Musetti: “A mio modo di vedere, Lorenzo è arrivato alla partita con Alcaraz così in fiducia che poi si è trovato un po’ spiazzato dall’interpretazione dello spagnolo che è stata perfetta. Lui, per questo, si è anche lasciato andare e non è stato in grado di essere aggressivo come avrebbe dovuto, perdendo campo. Resto però convinto che sulla terra, quando metterà insieme i pezzi del suo gioco, può essere a livello dei più forti. Sulle altre superfici, invece, io credo farà più fatica”.
Su Berrettini, che partirà a Stoccarda: “So che si sta preparando bene per tornare a Stoccarda nel miglior modo possibile. Tutti speriamo possa ripetere i risultati dell’anno scorso, dopo essere rientrato dal lungo stop per l’operazione alla mano, ma temo sarà molto difficile. Per me, Matteo sfrutterà questi tornei proprio per riprendere anche il feeling dal punto di vista agonistico per arrivare pronto a Wimbledon. Se sta bene, è sempre uno dei favoriti nello Slam a Londra”.
Su Sinner: “Jannik rientra in un qualcosa che tutti i giocatori di alto livello hanno già dovuto affrontare. Lo stesso Alcaraz, poco dopo essere diventato n.1 del mondo per la prima volta, ammise in conferenza stampa di avere difficoltà nella gestione della tensione e non a caso ci ricordiamo tutta una serie di sconfitte dopo New York, come contro Goffin ad Astana. Per quanto mi riguarda, Sinner imparerà da questa esperienza perché non si può pensare che, dopo aver giocato quattro mesi molto bene e scalato la classifica ed essere in alto nella Race, sia diventato un giocatore normale”.