Lorenzo Musetti ha vissuto una seconda parte di 2022 davvero da incorniciare, con le vittorie nei tornei di Napoli (cemento) e Amburgo (terra rossa). Una crescita repentina che in pochi si aspettavano, ma che non ha sorpreso chi lo conosce bene e condivide da tempo un percorso.
Al momento numero 3 d’Italia, Musetti parteciperà al prossimo Australian Open, dove lo scorso anno venne eliminato al primo turno da Alex de Minaur. Ora ci sono stati tanti miglioramenti sulle superfici dure, e questo fa ben sperare perchè Musetti sia capace di gareggiare coi migliori next gen, come Alcaraz e Rune.
Intervistato da OA Sport, il tecnico di Musetti Simone Tartarini, ha parlato di questa e di altre cose.
- Tartrarini e i miglioramenti sul duro: "Ma c'è ancora tanto da fare"
- Musetti e la top-10, Tartarini: "Manca ancora continuità di rendimento"
- Musetti agli Australian Open, Tartarini: "Obiettivo minimo è la seconda settimana"
Tartrarini e i miglioramenti sul duro: “Ma c’è ancora tanto da fare”
All’inizio del 2022, Musetti non era così a proprio agio a giocare sulle superfici dure. Nel corso della stagione tuttavia, e soprattutto nella parte finale, c’è invece stato un netto miglioramento. Queste le parole di Tartarini:
“Questo è l’obiettivo. Nel 2022 si è deciso di non giocare, a febbraio, la trasferta in Sudamerica sulla terra per dare la possibilità a Musetti di fare esperienza sul cemento. Già a Rotterdam, dove ha fatto Hurkacz, si erano visti dei miglioramenti. Siamo tuttavia solo all’inizio”.
Tuttavia, per arrivare al livello dei migliori, c’è tanto da fare, nonostante il riconoscimento dell’importanza di servizio e vincente a inizio scambio sui campi in cemento:
“Certamente sì. Lorenzo ha compreso quanto siano fondamentali battuta e i colpi di inizio game, ma ancora fa un po’ di confusione e dunque la sua tendenza ad arretrare si palesa spesso. Ci stiamo lavorando, ma comunque ha 20 anni…non scordiamocelo”.
Musetti e la top-10, Tartarini: “Manca ancora continuità di rendimento”
I risultati di Musetti sono stati molto interessanti, protagonista anche alle Next Gen ATP Finals. Tuttavia, i successi di alcuni suoi coetanei, come il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz e danese Holger Rune, rischiano di offuscare le conquiste di Lorenzo:
“A dire la verità sì, ma parliamo proprio di fenomeni e di giocatori particolari. Pure Lorenzo lo è, ma questa non è una gara di velocità, la cosa importante è essere in grado di consolidare il proprio gioco”.
Nonostante l’ottima crescita, infatti il tecnico del carrarino spiega cosa manca al classe 2002 per essere un top-10:
“Non ha ancora continuità di rendimento. I giocatori di alto livello mantengono uno standard per molte partite. Lorenzo ancora non ne è in grado e si allena per questo. È un aspetto più mentale che tecnico perché Musetti ha fatto vedere, quando è focalizzato, di saper giocare tutti i colpi. Nel 2022 ha battuto Alcaraz, Ruud, Auger-Aliassime, Berrettini ecc, ma deve appunto mettere insieme i pezzi”.
Tartarini tuttavia non considera l’ingresso in top-10 come un traguardo, ma più che altro una conseguenza di quanto fatto in campo:
“Può esserlo, ma io la considero solo una conseguenza dei risultati. A me interessa che Lorenzo riesca ad abbinare alla sua grande varietà dei colpi, maggior concretezza. Se ci riuscirà, allora quel target sarà centrato”.
Musetti agli Australian Open, Tartarini: “Obiettivo minimo è la seconda settimana”
Il primo Slam della stagione saranno gli Australian Open, che si giocheranno a Melbourne dal 16 al 29 gennaio 2023. L’obiettivo di Musetti è quello di arrivare alla seconda settimana:
“Iniziando come testa di serie, forse potrà avere qualche vantaggio in tabellone, ma non è sicuro. Il livello è spaventosamente alto…Sulla carta, l’obiettivo minimo è la seconda settimana, ma non è che se perde gli Australian Open è tutto finito. Noi dobbiamo guardare a lungo termine e la stagione sarà lunghissima”.
Infine un commento su Nole Djokovic, che partirà ancora coi gradi del favorito (lo scorso anno non prese parte agli AO, o meglio, ci provò ma non ci riuscì) e che da molti è considerato il vero numero 1 del mondo al posto di Alcaraz. Questa l’opinione di Tartarini a OA Sport:
“Partendo testa di serie, magari potrà avere qualche vantaggio in tabellone, ma non si può mai dire. Il livello è talmente alto…Sulla carta, l’obiettivo minimo è la seconda settimana, ma non è che con gli Australian Open finisce tutto. Noi dobbiamo guardare a lungo termine e la stagione sarà lunghissima”.