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Tennis, Sinner e Alcaraz al lavoro a Villena: le immagini esclusive. E Schiavone "tira la volata slam" a Jannik

Sinner e Alcaraz al lavoro a Villena: in attesa della sfida di allenamento di domani, si divertono a fare qualche scambio sotto gli occhi dei curiosi

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

La sfida che chiuderà la preparazione pre-natalizia tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è in programma domani (rigorosamente a porte chiuse), ma il bel sole di Villena ha suggerito ai due fuoriclasse della racchetta di fare qualche scambio anche nella mattinata odierna. Il tutto sotto gli occhi di alcuni curiosi, che per nulla al mondo si sono voluti perdere la sessione di training degli avamposto della next gen del tennis mondiale.

Curiosi che hanno avuto un privilegio che non capita tutti i giorni: l’ultima sfida tra i due è storia vecchia ormai quasi tre mesi, nella semifinale vinta da Jannik a Pechino, partita che ha fatto pendere la bilancia dalla parte dell’altoatesino nel computo degli scontri diretti (ora guida 4-3). E aspettando di sapere se il match d’allenamento di venerdì 22 dicembre verrà trasmesso in tv (qualcuno sta tentando di acquistare i diritti, ma per ora tutto tace), almeno la curiosità degli appassionati è stata in parte soddisfatta.

Sinner e Alcaraz si allenano in Spagna in vista del match esibizione di domani (immagini esclusive Italia Media per Virgilio Sport)

Il programma: la partenza per l’Australia dopo Capodanno

Sinner è in Spagna da una decina di giorni e s’è spostato dal centro sportivo di Alicante, dove s’è allenato assieme a Nardi e Passaro, per trasferirsi in quello di Villena, cittadina a meno di un’ora di macchina dalla Costa Blanca, dove ha sede l’accademia gestita da Juan Carlos Ferrero, tecnico appunto di Alcaraz. All’Accademia Equilite in molti si sono radunati per osservare da vicino i due talenti della racchetta, godendo anche del bel tempo (circa 17 gradi la massima nelle ore più calde della giornata) che ha fatto da cornice alla preparazione invernale del rosso di San Candido.

Il quale salperà per l’Australia dopo Capodanno, sfruttando la prima settimana per ambientarsi alle temperature estive del continente australe per poi prendere parte al Kooyong Classic, il torneo esibizione che precede gli Australian Open, che si disputa a Melborune su quello che fino al 1988 era il campo che ospitava il primo slam della stagione. Sarà il test definitivo prima di fare il debutto ufficiale in un 2024 che si preannuncia denso di significati, nel quale provare a fare un ulteriore upgrade verso la vetta del ranking e dove magari cercare anche di conquistare il primo titolo slam in carriera.

Schiavone vota Jannik: “Ha tutto per vincere uno slam”

Sull’argomento s’è espressa anche una voce sempre preminente come quella di Francesca Schiavone, che parlando di Sinner ha affermato di aspettarsi che presto o tardi che sia uno slam arriverà nella sua vetrina di casa. “La cosa bella di Jannik è che non si sente affatto arrivato. Ho avuto modo di trascorrere una settimana di lavoro con lui e ho capito che non vede l’ora di fare un altro passo in avanti, perché è come se sentisse di essere soltanto all’inizio del viaggio.

Numero 4 al mondo lo siamo stati anche io e Panatta, ora lo è Sinner ma sono sicura che non passerà molto tempo prima che scali un altro gradino sopra, o forse anche due o tre. E dopo aver contribuito a riportare in Italia la Davis, adesso penso che sia giunta l’ora di rompere un altro tabù legato al settore maschile e conquistare anche uno dei quattro tornei major del circuito. Jannik ha tutto per riuscirci, così come poter ambire a diventare il nuovo numero uno al mondo. E comunque, dopo aver vinto una Davis, pensare di conquistare uno slam è la cosa più bella ed emozionante che possa esistere”.

L’importanza del “viaggio” e il settore femminile

Schiavone, che un titolo slam l’ha vinto (nel 2010, al Roland Garros), sa perfettamente quanto il 2024 potrà rivelarsi ostico per Sinner, che ha tante aspettative riposte sulle proprie spalle. “Però lui sa che deve pensare solo a migliorare e a divertirsi. Ha capito che la cosa bella non è il punto d’arrivo, ma quello che proverà durante il viaggio. È l’augurio che posso rivolgere a Jannik: di fare quello che più gli piace, e di farlo divertendosi e rendendo il tutto indimenticabile”.

Non è mancata nell’intervista rilasciata a margine della serata del CONI Lombardia Awards, anche una riflessione sul momento attraversato dal settore femminile. “Siamo arrivate seconde nella Billie Jean King Cup, c’è stato qualche buon risultato nei tornei più importanti, dove sono arrivate semifinali e quarti di finale, ma è chiaro che oggi manca un’atleta di riferimento che possa essere da esempio per tutte e che ci porti a casa dei trofei. La crescita passa anche da questo: avere un Sinner al femminile aiuterebbe tanto, come accadeva dieci anni fa quando c’eravamo io, Pennetta, Vinci e via dicendo”.

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