Simone Vagnozzi, attuale tecnico di Jannik Sinner ha parlato di questo concitato inizio di stagione.
Sinner è reduce dalla finale, poi persa nell’ATP 500 di Rotterdam e dal ritiro forzato, per infuenza da quello di Marsiglia. Ora l’altoatesino si godrà un po’ di riposo e poi scenderà in campo per i Masters 1000 degli USA.
Vagnozzi ha intanto parlato di Jannik Sinner in un’intervista concessa a Il T Quotidiano Autonomo del Trentino Alto Adige: “Sinner può arrivare a vincere Slam e i tornei più importanti. Già adesso ci può provare, tecnicamente è cresciuto e il suo livello di gioco è già quello dei migliori: del resto l’anno scorso, in una stagione peraltro particolare per il cambio di team e i contrattempi fisici, ha fatto i quarti in tre Slam, battuto Alcaraz due volte e la terza, agli US Open, ci ha perso al quinto set con il match point in mano; e ha sfiorato il colpo grosso con Djokovic a Wimbledon. Quest’anno ha sconfitto Tsitsipas a Rotterdam, dopo aver ceduto al quinto set a Melbourne”.
E sul paragone con Sinner“Jannik non avrà mai il fisico di Alcaraz, che a 18 anni era già un uomo. Ma entro tre anni lo porteremo ad avere il miglior fisico possibile senza snaturarne le caratteristiche. Non bisogna avere fretta e spingere troppo con i carichi di lavoro atletici, sarebbe come lanciare un boomerang, ci si ritorcerebbe contro. Sul piano mentale e della determinazione Sinner non ha nulla di meno. Sa qual è il vantaggio vero di Alcaraz? È entrato nel tour tennisticamente più pronto, ancora più precoce e completo di Jannik, che però è già forte e ha margini di miglioramento enormi. Già oggi varia il gioco con una maggiore fluidità e migliori automatismi, soprattutto sa quando e come farlo in base all’avversario. Poi tatticamente sta provando cose nuove, anche a essere più paziente e ad allungare lo scambio, questo a volte lo porta a sprecare maggiori energie di un giocatore più maturo di 26-27 come può essere un Medvedev”.
Infine ammette come l’obiettivo dell’anno saranno le ATP Finals di novembre: “Per riuscirci serve avere continuità di rendimento e fare risultato nei grandi Open. L’inizio di stagione è stato ottimo, sia nella crescita tecnica che sul piano fisico, se si esclude il piccolo infortunio di gioco di Adelaide”.