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Tennis WTA 1000 Dubai: Paolini ha tratto ispirazione da Sinner, batte Sakkari e vola ai quarti di finale

Ennesimo exploit della giocatrice toscana: batte la numero 11 al mondo e si guadagna l'accesso al quarto di finale del prestigioso torneo di Dubai contro Rybakina.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Sinner le ha ispirate tutte: anche le donne del tennis italiano cominciano a risalire la corrente, e se ce n’è una che continua a mandare segnali quella altri non potrebbe essere, se non Jasmine Paolini. Che a Dubai centra per la seconda volta in carriera un quarto di finale in un torneo WTA 1000: contro Maria Sakkari la vittoria è di quelle che pesano eccome, tale da consentire alla garfagnina di andare a ritoccare il suo best ranking (male che vada lunedì sarà numero 23 al mondo), in attesa di sapere cosa ne sarà della sfida nei quarti contro Elena Rybakina, numero 4 del ranking.

Break e controbreak, ma alla fine ride Jasmine

Chi pensa a una partita tutta in discesa farebbe bene a toglierselo dalla testa: Paolini ha vinto una vera e propria battaglia di nervi, prima ancora che di gambe. Perché la greca ha dettato legge soprattutto nella prima parte di entrambi i due set disputati, strappando il servizio alla toscana prima però di farsi travolgere dalla veemente reazione di Jasmine.

Addirittura nel primo set i game vinti sul servizio dell’italiana sono stati due, ma altrettanto ha saputo fare Paolini, che nel decimo gioco ha beneficiato poi di due doppi falli della rivale (il secondo sul set point) facendo suo il parziale grazie anche al filotto di 5 giochi consecutivi mandati a referto.

Nel secondo l’azzurra s’è ritrovata nuovamente a inseguire dopo aver perso la battuta nel game d’apertura, dovendo poi annullare tre palle break nel terzo gioco. È lì che qualcosa s’inceppa negli automatismi di Sakkari, che perde smalto, lucidità e pure aggressività, consegnandosi senza troppe velleità al ritorno della giocatrice di Castelnuovo. Che chiude i conti rapidamente per 6-2, regalandosi uno scalpo eccellente.

Le sensazioni della garfagnina: “Qui sto giocando veramente bene”

Quella contro la greca è la seconda vittoria consecutiva ottenuta contro un’atleta in top 15 del mondo (la precedente “vittima” era stata Maia Haddad, numero 14: Sakkari è alla 11), ma l’intenzione di Jasmine è quella di provare a spingersi se possibile oltre. “Aver vinto contro Maria è davvero tanta roba, perché è veramente una top player. Oggi credo di aver giocato uno dei migliori match in carriera, e per questo sono davvero felice. Qui a Dubai sto provando ottime sensazioni: partita dopo partita sento che la condizione sta crescendo, e con essa anche la convinzione nei miei mezzi. Ero al debutto assoluto in questo torneo, pertanto essere arrivata già ai quarti non credo sia una cosa di poco conto. E debbo ammettere che giocare qui è veramente bello”.

In realtà tutto il 2024 della tennista toscana è stato prodigo di buoni propositi: nei 13 match disputati, 8 l’hanno vista uscire vincitrice. E tolte le uscite anticipate di Adelaide, Linz e Doha, per il resto la stagione ha rivelato tutta la qualità di una giocatrice che d’imperio s’è garantita la numero uno del tennis italiano al femminile.

L’altra rivelazione: Darderi racconta la sua escalation

L’altra rivelazione di inizio 2024, manco a dirlo, è un altro ragazzo che ha saputo finalmente trovare continuità e fiducia: Luciano Darderi in pochi mesi ha guadagnato quasi 200 posizioni del ranking, ormai attestandosi intorno alla numero 70. La vittoria a Cordoba (torneo ATP 250) è stata il grimaldello per entrare nel giro che conta, proponendosi anche come uno dei volti nuovi della bella nidiata di talenti del tennis maschile. Seppur a Buenos Aires e Rio non sia riuscito a replicare la splendida settimana vissuta a Cordoba, ormai è evidente come nel suo futuro ci possa essere qualcosa di veramente importante, pensando ai progressi fatti un po’ in tutti i fondamentali e soprattutto all’avvento imminente della stagione europea sul rosso, quella che è la sua superficie preferita.

So di essere migliorato tanto negli ultimi mesi, e molte cose sono cambiate da quando un preparatore atletico fisso è entrato nello staff. Adesso mi sento più forte: con papà Gino, mio allenatore, stiamo cercando di lavorare su tanti aspetti del gioco e i risultati si sono visti. Spero poi che presto possa arrivare anche mio fratello Vito Antonio, di 6 anni più giovane: sta facendo grandi cose tra i junior, mi piacerebbe tanto viaggiare assieme a lui in giro per il mondo”.

Il futuro di Davis: “Se chiama l’Italia saprò come rispondere”

Tra i tanti argomenti toccati, c’è una certezza ribadita ai quattro venti: se dovesse arrivare la chiamata della nazionale italiana, Darderi saprebbe come rispondere. “Sono nato in Argentina, ma da dieci anni ormai vivo in Italia. E in Campania ha trovato molto più che le mie origini. Pertanto si, dico che risponderei ben volentieri alla chiamata. Dopotutto anche Zanetti è nato in Argentina ma ormai vive a Milano: che male ci sarebbe? E poi mio fratello ha già risposto alle chiamate delle selezioni nazionali giovanili italiane”.

Il prossimo sogno è di fare quanta più strada agli Internazionali d’Italia: “Roma è il mio torneo preferito. L’atmosfera che si respira lì è unica, sarebbe fantastico riuscire a vincere tante partite al Foro Italico. Poi gli obiettivi personali da raggiungere sono tanti: entrare nella top 30 entro fine anno è uno di quelli. Ma meglio pensare a una partita alla volta”.

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