Non di solo Sinner vive il tennis italiano. E non c’è solo quello maschile a far sobbalzare sulla sedia gli appassionati: anche le donne stanno tornando a inquadrar obiettivi di assoluto valore, come dimostrano le tre vittorie ottenute da Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti nel WTA 1000 di Dubai. Un bel tris tricolore che profuma d’impresa, pensando al fatto che tutte e tre le ragazze hanno vinto al terzo set in coda a partite lunghe, tirate e piene di emozioni (e fatica).
- Bronzetti vince la maratona contro Kasatkina
- Paolini, che grinta! Maia Haddad travolta nel terzo set
- Che brava Cocciaretto: rimonta la Mertens e pesca Coco Gauff
Bronzetti vince la maratona contro Kasatkina
La copertina è tutta per Bronzetti, che ha ribaltato la testa di serie numero 10 del torneo Daria Kasatkina, ottenendo la seconda vittoria contro una top 15 mondiale in carriera (la prima l’estate scorsa agli US Open contro Krejcikova). Il match è somigliato tanto a una maratona… nel deserto: essendo cominciato a ora piuttosto tarda per le abitudini locali (le 21), sugli spalti c’erano davvero pochi intimi. Non un problema per le atlete, che hanno dato vita a una partita fatta di tanti scambi prolungati, continue risposte profonde e game spesso durati un’eternità.
Alla fine, dopo 2 ore e 45 minuti, Lucia è riuscita ad avere ragione della russa, che ha pagato i troppi errori non forzati (68 contro i 36 della romagnola) in una sfida dove la differenza in termini di punti è stata minima (121 a 115 per Lucia). Nel primo set, sotto di un break, l’azzurra è riuscita anche a procurarsi il doppio break col quale andare a servire per il set, ma alla fine i conti li ha fatti tornare al tiebreak.
Nel secondo ancora una volta la riminese è costretta a inseguire, anche se il break decisivo arriva al nono gioco e regala a Kasatkina l’opportunità di giocarsi tutto al terzo. Dove si va avanti sempre a colpi di break e contro break, fino al momento in cui sul 5-5 Bronzetti trova continuità e pure il modo per archiviare la pratica. Entrata da lucky loser nel tabellone principale, al secondo turno l’attende Anastasia Potapova, con l’unica incognita di avere poco tempo per recuperare le energie.
Paolini, che grinta! Maia Haddad travolta nel terzo set
Non aveva un compito facile Jasmine Paolini: contro la brasiliana Maia Haddad il pronostico pendeva tutto dalla parte della sudamericana (numero 14 del mondo), specie dopo aver visto il modo col quale ha conquistato il primo set, conquistando il break in apertura.
Nel secondo però il vento è cambiato: dopo un nuovo break di Haddad (e due palle per il secondo sventate da Jasmine), l’azzurra infila una reazione di carattere che la porta a ribaltare completamente l’inerzia dell’incontro. Così dal 4-2 per la brasiliana arrivano ben 10 giochi consecutivi vinti dalla garfagnina, che comincia a martellare col dritto e in risposta non sbaglia praticamente nulla (vince quasi tutti i punti sulla prima dell’avversaria). Un piccolo capolavoro che consentirà alla giocatrice italiana di andare a prendersi l’ottavo di finale contro la greca Sakkari.
Che brava Cocciaretto: rimonta la Mertens e pesca Coco Gauff
Anche Elisabetta Cocciaretto è entrata nel main draw come lucky loser, ma subito ha saputo cogliere l’opportunità di fare strada garantendosi un secondo turno (sulla carta) piuttosto complicato contro Coco Gauff, numero tre del seeding. Il tutto grazie al successo ottenuto contro la belga Elise Mertens, che ha dominato il primo set (6-1) ma che progressivamente ha perso smalto e fiducia, tanto da subire subito un break un apertura e poi riuscire a recuperare dopo essere stata a un passo dal ritrovarsi sotto 4-1 (ma Cocciaretto ha comunque replicato, conquistando un altro gioco sul servizio della rivale).
Nel terzo, come prevedibile, è stata battaglia vera: primo break ad opera dell’azzurra, poi replicato con un gioco a zero dalla belga, che però nel tiebreak s’è scomposta, costretta a inseguire da subito e finendo per commettere un doppio fallo sul punto che ha regalato la vittoria a Elisabetta.