Tensioni più o meno inattese covano sotto al fuoco dell’entusiasmo e degli straordinari risultati raccolti dall’atletica italiana a Tokyo 2020.
Le cinque medaglie d’oro pongono il movimento italiano ai vertici, in particolare a livello europeo, eppure il futuro è un’incognita.
Il contratto di Antonio La Torre, direttore tecnico della velocità, è in scadenza a fine settembre e da Tokyo il presidente federale Stefano Mei, in carica da fine gennaio, non si è sbilanciato: “Ne parleremo a tempo debito, io piuttosto che di persone preferisco parlare di modelli da seguire”.
I contratti di La Torre e degli altri tecnici appartengono alla gestione federale precedente, quella di Alfio Giomi, e il futuro è da scrivere.
Sul tema è intanto intervenuto direttamente anche Gianmarco Tamberi, che in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ ha elogiato e ringraziato Giomi:
“Dietro questi risultati c’è il lavcoro durissimo di chi non si è mai arreso quando i risultati non arrivavano. Penso ad Alfio Giomi, l’ex presidente federale: con me è stato immenso, mi ha fatto lavorare nel miglior modo possibile mettendomi nelle condizioni di allenarmi e lavorare al top risolvendo ogni problema”.
Segue un vero e proprio appello a Mei: “La gestione federale precedente ha lavorato tanto e bene e i risultati sono esplosi di colpo. I cinque ori non me li aspettavo, ma sentivo che nell’aria qualcosa era cambiato. Sono certo che Stefano Mei, il nuovo presidente, saprà raccogliere questa energia positiva: non possiamo fermarci qui”.