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Terremoto Juve, Agnelli vuota il sacco e fa chiarezza su decisione di dimettersi

L'ex presidente della Juventus parla al club Parlamento in Senato smentendo la voce di un diktat voluto da John Elkann

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Cosa sia veramente successo nella convulsa giornata di lunedì, quando in tarda serata uscì la notizia delle improvvise dimissioni dell’intero Cda della Juventus è quanto da due giorni stanno cercando di capire tutti i media. E’ stato John Elkann a imporre al cugino Andrea di farsi da parte? A tradire l’ex presidente è stata Suzanne Heywood, managing director di Exor e presidente di Cnh Industrial Nv? Tanti gli interrogativi cui si cerca di dare risposta ma ora arrivano anche le parole del diretto interessato.

Terremoto Juve, Agnelli si è trovato in minoranza nel Cda

Secondo il quotidiano “La Verità”, in un articolo scritto dal solitamente bene informato Gigi Moncalvo, a guidare le operazioni per defenestrare Agnelli sarebbe stata Suzanne Heywood, il braccio armato di Jaky e plenipotenziaria per gli affari anche della Juve. In consiglio Andrea si sarebbe trovato in minoranza (si parla di sei voti contro, un indeciso a tutto, Pavel Nedved, e solo due a favore, lo stesso Agnelli e il suo fedele Francesco Roncaglio).

Secondo una ricostruzione di buona fonte, l’ex presidente della Juve si era presentato pieno di certezze e sicuro di sfangarla un’altra volta. Contava sul fatto che il cugino John Elkann – il vero proprietario della Juve -, non volesse affondare il colpo decisivo.

Terremoto Juve, Agnelli parla allo Juve Club Parlamento

Dopo le prime dichiarazioni a caldo nella lettera ai dipendenti subito dopo le dimissioni e all’indomani della bufera, Agnelli non ha voluto annullare il previsto appuntamento natalizio – fissato un mese fa – con lo Juve Club Parlamento in Senato. Lo riferisce l’Ansa che riporta le parole dell’ex presidente bianconero.

Terremoto Juve, Agnelli chiarisce che la scelta è stata fatta di comune accordo

Dopo aver ribadito che “La Juve è più grande di ogni uomo che la potrà mai guidare”, Agnelli ha smentito di essere stato messo spalle al muro dal cugino, ribadendo che la scelta delle dimissioni è stata assunta di comune accordo con John Elkann”.

Agnelli si è presentato col tedesco Bernd Reichart, ad della Superlega. “Io resto il primo tifoso e non cambia nulla per i programmi e gli obiettivi della squadra: è all’altezza della situazione, può vincere qualsiasi cosa – ha aggiunto -. Ho detto già nel 2019 che questo è un sistema che andava regolato da dentro e che va cambiato”.

Terremoto Juve, discorso Agnelli senza applausi dei parlamentari

Una testimonianza del discorso di Agnelli è arrivata dal senatore di Fratelli d’Italia Roberto Speranzon che intervenendo a Rai Radio1, durante “Un Giorno da Pecora”, ha riveato: “L’ho visto dieci minuti fa. Era agguerrito e di buonumore, ha detto che in un club ci sono momenti positivi e momenti meno belli, ma era sereno. Andrea Agnelli comunque non è stato accolto da applausi, ha fatto solo la sua relazione”.

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