Che non fosse simpatico a tutti si era capito da tempo, anche se è l’eterno rischio che corrono i telecronisti, ovvero quello di far arrabbiare i tifosi di tutte le squadre per un commento o una parolina. Di recente Fabio Caressa era stato anche costretto a rispondere sui social dopo che il comico Gabriele Cirilli, di fede juventina, lo aveva accusato di essere parziale nelle telecronache. Il bello è che Cirilli accusò Caressa di essere interista come Bergomi mentre ieri sono stati proprio i fan nerazzurri a rimproverare Caressa.
PER CHI TIFA? – Basterebbe questo probabilmente a scagionare dalle accuse di parzialità e di tifo la prima voce di Sky ma sui social Caressa viene bersagliato da ieri sera. L’enfasi messa sul rigore del Verona e il tono diverso usato per giudicare la prestazione dell’Inter non sono piaciuti.
LE REAZIONI – Su twitter è partita presto la caccia all’errore: “Un rigore contro quantomeno dubbio, un Lukaku gigantesco, un De Vrij monumentale, un grandissimo gol di Barella, 165 tiri verso la porta dove sostavano 2 pullman, ma per Caressa l’abbiamo strappata con i denti”.
LE CRITICHE – C’è chi scrive: “Caressa ha criticato Lazaro per tutta la partita solo perché non ne saltava 3/4 da solo e faceva semplicemente la cosa giusta. Si sognerà l’assist perfetto per Vecino anche stanotte, godicchio”.
LE POLEMICHE – La telecronaca di Sky viene vivisezionata: “Sembrerebbe esserci il contatto.. Sembra l’abbia toccato… Così sembra Caressa e Bergomi non si capacitano proprio di un rigore grosso così”.
LE DIFFERENZE – C’è chi nota: “Sentire Caressa al gol di Verre e poi sentirlo al gol di Barella, fa un certo effetto. Il perché lo sapremmo tra qualche anno” o anche: “Caressa è un miracolato dai Mondiali del 2006”.
IL BERSAGLIO – I tifosi nerazzurri sono furiosi: “Caressa ha inquadrato Lazaro come bersaglio, ogni cosa che fa la condisce con una considerazione negativa, un mormorio, una mancanza, qualunque cosa pur di trasmettere un messaggio negativo” e infine: “Consolate Caressa che ci ha sperato fino all’ultimo…”.