Il conto era ancora aperto: quell’esultanza sguaiata dopo il 2-0 dell’andata degli ottavi dello scorso anno, quando si rivolse ai suoi tifosi gesticolando in maniera volgare e toccandosi le parti basse, era stata lavata dalla tripletta di Ronaldo al ritorno ma Diego Simeone era rimasto un nemico nell’immaginario collettivo dei tifosi bianconeri e da ieri lo è ancor di più.
L’EPISODIO – Il tecnico dell’Atletico Madrid infatti ne ha combinata un’altra ieri all’Allianz nella sfida di Champions con i bianconeri. E’ successo a 20′ dalla fine, quando la Juve ha buttato fuori il pallone per permettere le cure a un giocatore dell’Atletico, ma alla ripresa del gioco i Colchoneros passano all’attacco senza restituire il pallone, su indicazione del Cholo.
L’INVITO – Alla prima interruzione di gioco Sarri chiede spiegazioni a Simeone che non sente. O fa finta di non sentire: “Diego, Diego”. Niente. Sarri chiama a gran voce Simeone ma l’allenatore non si gira.
LE REAZIONI – Un gesto che ha scatenato la rabbia dei tifosi bianconeri sui social: “D’altronde giocava nell’Inter….” o anche: “Da buon ex interista si fa riconoscere subito. La sportività per loro non è di casa”.
LO SFOGO – Che il Cholo sia poco amato si capisce dalla marea di commenti su twitter: “Strano che le prime pagine dei soliti quotidiani sportivi italiani citano il saluto di Dybala a Demiral e non del pessimo e vergognoso gesto di Simeone” o anche: “Sempre il solito buffone, ciao pagliaccio”.
GARRA – C’è chi scrive: “Simeone avrà la Garra ma la classe non è cosa sua”, un altro aggiunge: “Caro Simeone, non mi esprimo. Si è espresso al meglio tutto lo stadio”, o ancora: “Poi ci lamentiamo degli atteggiamenti e i calciatori, ma del Cholo ne vogliamo parlare?”.
5 MAGGIO – Fioccano reazioni di ogni tipo: “Se non si qualificassero mi dispiacerebbe tanto per Alvaro, ma quanto sarei contenta per Simeone” oppure: “L’antisportività di Simeone e del suo Atletico Madrid è una vergogna. Gli auguro di andare fuori dalla Champions League. Patetico Madrid”. Parecchi però ricordano un aspetto, legato a quando giocava con la Lazio e segnò contro l’Inter regalando lo scudetto alla Juve: “Beh io non potrò mai odiarlo dopo il regalo che ci ha fatto il 5 maggio”.