Cristiano Ronaldo è stato l’autentico protagonista del passaggio del turno della Juventus, che è approdata ai quarti di finale della Champions League schiantando l’Atletico Madrid: tripletta per il portoghese, che è andato a segno per due volte di testa (una nel primo tempo e una nel secondo) e una su calcio di rigore assegnato per un fallo su Bernardeschi, anch’egli autore di una prestazione maiuscola e decisivo anche in occasione della prima rete del fuoriclasse lusitano.
Di CR7 non è passata inosservata l’esultanza dopo la trasformazione del penalty che ha fatto pendere l’ago della bilancia della qualificazione dalla parte dei torinesi: un gesto molto simile, seppure meno plateale, a quello con cui il tecnico dei ‘Colchoneros’, Diego Pablo Simeone, aveva celebrato la rete del vantaggio dei suoi nella gara di andata, conclusasi sul 2-0 a favore di Godin e compagni: un’immagine che aveva fatto il giro del mondo e che aveva portato anche alla reazione spropositata di alcuni pseudo tifosi, capaci di insultare sul web anche la neonata figlia dell’allenatore argentino.
È stata una gara corretta quella dell’Allianz Stadium, a maggiore ragione per la posta in palio e per la personalità della stragrande maggioranza dei calciatori presenti in campo: scintille si sono però viste tra Alvaro Morata e Giorgio Chiellini, con Leonardo Bonucci a fare da paciere dopo uno scontro tra i due ex compagni di squadra.
“Doveva essere una notte speciale: lo è stata, non solo per i gol ma per la squadra. Questa è la mentalità da Champions, questo è motivo di orgoglio. Faccio il mio lavoro e sono molto contento, è stata una serata magica. L’Atletico è una squadra molto complicata da affrontare, ma anche noi siamo una squadra forte e lo abbiamo dimostrato. Per parlare di finale è però troppo presto” ha chiosato a fine gara Cristiano Ronaldo.
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