Il campionato va verso la ripresa. Si potrebbe tornare a giocare e a parlare di calcio. Ma in questo momento i tifosi italiani sembrano vivere un momento di distacco dal mondo del calcio. L’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia che piange per le moltissime vittime sembra aver messo il calcio decisamente in secondo piano.
Ora a far discutere non è solo la ripresa della serie A, ma anche la possibile soluzione adottata per la Coppa Italia. A rivelarla ci pensa anche il giornalista Giovanni Capuano: “L’idea della Lega di Serie A è di far anticipare il ritorno del campionato previsto per il 31 maggio dalla disputa delle due semifinali di ritorno della Coppa Italia. Juventus-Milan e Napoli-Inter si dovrebbero giocare il 27 e 28 maggio con diretta tv in chiaro”.
Le reazioni
Il messaggio del giornalista scatena immediatamente la protesta dei tifosi: “Stanno accelerando tutto, anche attraverso una commissione medica costituita ad hoc, vogliono finire la stagione in tempi ragionali per poi far ripartire la successiva”, suggerisce Antonio. Ma i rischi che si possa tornare immediatamente indietro rispetto a questa scelta di tornare in campo: “Al primo positivo salterà il banco e ci divertiremo”.
La ripresa del campionato e del calcio giocato continua a far discutere da tanti punti di vista. I calciatori dovrebbero essere sottoposti a una serie di analisi e screening che in questo momento non sono accessibili al resto della popolazione, ma anche la difficoltà dal punto di vista psicologico di riattaccare la spina dopo tre mesi. “Tornare a disputare questo campionato dopo tre mesi è davvero una stupidaggine pazzesca. La gente di strada che pretendete di rabbonire non la volete proprio ascoltare. Reset e si parte da zero. Lo vuole il 99.9%”.
Sì al calcio
Ma c’è anche chi vuole la ripresa del campionato: “La retorica. Anticalcio, come se non fosse un asset strategico di questo paese (con migliaia di lavoratori nell’indotto), da parte di molti giornalisti del settore è francamente imbarazzante. Tutto il mondo sembra volersi riprendere tranne noi”.