Non poteva certo essere il tedesco Jan-Lennard Struff, l’avversario del secondo turno, regolato con un comodo 6-4, 6-3 a mettere in difficoltà Novak Djokovic a Tokyo 2020.
Il serbo è approdato con facilità agli ottavi di finale, pur avendo avuto un breve passaggio a vuoto contro il tedesco, causato essenzialmente dal caldo.
Per questo il numero uno del mondo si è improvvisato… sindacalista, chiedendo agli organizzatori di modificare l’orario di inizio dei matches a partire dal prossimo turno, spostandolo di qualche ora in avanti proprio per provare ad aggirare le alte temperature e l’umidità giapponese.
E il dialogo, stando a quanto dichiarato da Nole in conferenza stampa dopo la partita contro Struff, sembra aver avuto successo: “Ho parlato seriamente con gli organizzatori e, nonostante tutti i problemi logistici che bisogna affrontare, stanno lavorando per far iniziare i turni di gioco un po’ più tardi. L’idea è che con l’avanzare del torneo i match cominceranno qualche ora più tardi. Per noi sarebbe veramente il massimo”.
Djokovic è in corsa per il cosiddetto ‘Career Golden Slam’, ovvero la vittoria nei quattro Slam della stagione più il torneo olimpico, impresa mai riuscita nella storia a nessun tennista di sesso maschile, ma raggiunta solo da Steffi Graf nel 1988.