Portato alla conclusione un Giro d’Italia stregato e chiuso al 18° posto, Vincenzo Nibali pensa già all’obiettivo Olimpiade.
Dopo la delusione di Rio 2016, con quella caduta mentre era in testa durante la prova in linea, il messinese vorrebbe riprovarci a Tokyo per conquistare l’agognato alloro a cinque cerchi.
Al momento però le possibilità di Nibali di essere tra i cinque corridori prescelti dal ct Davide Cassani non sono molte. A riportarlo è ‘La Gazzetta dello Sport’, che riferisce di un colloquio avvenuto tra il selezionatore azzurro e lo stesso Nibali, nel quale Cassani ha spiegato le proprie ragioni allo ‘Squalo’.
“Voglio portare la formazione migliore come a Rio 2016 – ha dichiarato il ct – In Brasile, Nibali veniva dalla vittoria del Giro, adesso purtroppo la sua situazione è molto più delicata, e per colpe anche non sue. Vincenzo è un patrimonio del nostro ciclismo: vedremo come sta nei prossimi giorni e quali sensazioni potrà avere. La decisione arriverà per il Tricolore di Imola il 20 giugno”.
Per il momento la cinquina per la prova in linea del 24 luglio è composta da un poker di protagonisti al Giro: Damiano Caruso, secondo alle spalle di Bernal e vincitore dell’ultima tappa di montagna sull’Alpe Motta, Alberto Bettiol, primo a Stradella, Gianni Moscon, tra i gregari più brillanti di Bernal, e Davide Formolo, secondo italiano in generale con il suo 15° posto, più Giulio Ciccone, ritiratosi a causa di una caduta.
A Nibali il compito di sovvertire le gerarchie, magari attraverso una gran prova al campionato italiano: “L’Olimpiade è un obiettivo – ha detto lo scalatore della Trek Segafredo al termine del Giro – ma certe volte volere qualcosa a ogni costo non va bene. C’è ancora tanta strada davanti e al momento ci sono grandi azzurri che possono correre una grande Olimpiade, come Caruso e Moscon”.