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Top e flop 8ª giornata, le pagelle di serie A tra buoni e cattivi, corto muso ed espulsioni: Gila e Celik da incubo

Ottava giornata del campionato di serie A 2024/25 con i nostri immancabili top e flop con un pizzico di cattiveria e ironia i voti migliori e peggiori del turno di A

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Non c’è più Max Allegri ma il corto muso è una filosofia, uno stile di vita che si è impossessato dell’ottava giornata di Serie A tra rigori contestati, espulsioni decisive e il binomio arbitri-Var nella bufera più assoluta. Intanto le quattro big vanno col minimo indispensabile appunto: Napoli, Inter, Juventus e Milan vincono di misura e soprattutto bianconeri e nerazzurri battendo le romane provano a scavare il primo vero solco per la lotta scudetto anche se la “sinneriana” Fiorentina e la solita Atalanta provano a tenere il passo.

E allora allacciate le cinture e gustatevi i nostri attesissimi top e flop della ottava giornata di serie A. Sempre con un po’ di cattiveria e un pizzico di ironia. Che non guasta mai, in fondo siamo a ridosso di Halloween…dolcetto o scherzetto?

Top e Flop dell’ottava giornata di serie A

  • Svilar TOP 7,5: ha parato l’inverosimile tenendo a galla la Roma fino all’ultimo minuto. Cosa si può chiedere di più a un portiere? Prendere anche il tiro di Lautaro. Per i miracoli si sta attrezzando…
  • Thuram TOP 7: a differenza di Lautaro lo senti anche quando non segna, praticamente ovunque sul versante offensivo dell’Inter, Svilar e gli altri della difesa della Roma avevano paura di ritrovarselo pure a casa. Presenza ingombrante!
  • Dybala FLOP 5,5: si danna l’anima come pochi per accendere la luce in una Roma rimasta al buio. Ma la sua partita ha una pecca e una domanda: ma cosa ci faceva al limite della sua area quando ha toccando “accomodando” la palla per il gol di Lautaro? Maledetta definizione di “tuttocampista”…
  • Lautaro TOP 7: ma ve ne siete accorti che l’abbiamo nominato già tre volte? Onnipresente nei voti di Svilar, Thuram e Dybala. Chissà che partita avrà fatto allora… e invece niente, quasi anonimo ma l’ha buttata dentro quando contava, ha fatto l’unica cosa giusta. E i grandi attaccanti servono anche a questo. Decisivo.

Fonte: Getty

  • Lukaku FLOP 5: unica nota stonata del Napoli a Empoli, anzi praticamente una stecca lunga una partita.
  • Kalulu TOP 7: alla faccia del difensore messo praticamente alla porta del Milan. Altra prestazione maiuscola, di spessore con tanto di proiezione offensiva mi da ridere che costringe Romagnoli al fallo da espulsione. Sorpresa!
  • Retegui TOP 8: una certezza, una piacevole tassa che pagano gli avversari. Rigenerato, anzi meglio dire migliorato da Gasperini sempre più Re Mida della Serie A. Nessuno pensava potesse essere un bomber, lui sta dimostrando di esserlo. Unstoppable.

Top flop Allenatori: Conte va, Juric mostra le prime crepe, Gotti affonda

  • FLOP JURIC – GOTTI – Perdere con l’Inter ci può stare ma la Roma di Juric appare lontana parente di quella derossiana. E questo è più di un campanello d’allarme per la gestione dell’ex allenatore granata. E Gotti? Il set perso dal suo Lecce contro la Fiorentina in casa si commenta da solo, e non giocava nemmeno contro Sinner…sennò.
  • TOP CONTE – zitto zitto, ridendo (poco), scherzando (con la storia della squadra decima lo scorso anno) il buon Antonio è là in testa, davanti a tutti come piace a lui.

Supertop ottava giornata: Pinamonti, Pasalic, Dany Mota

Quando pensi alla classe operaia che va in paradiso pensi automaticamente a loro. Segnano e fanno sognare. Pinamonti riacciuffa da solo il Bologna; Dany Mota si scatena contro il Verona e Pasalic… beh lui si fa perdonare il rigore sbagliato alla “prima” con l’Atalanta, una sicurezza per Gasp.

Superflop 8° giornata: Gil e Celik gli “sciagurati”

Se le due romane piangono un po’ è colpa loro. Spiace per Gil che è stoico, gioca per due dopo l’espulsione di Romagnoli, per quasi un’ora, resta in piedi per la bandiera ma per una sporca deviazione condanna la Lazio che aveva difeso così bene. Il calcio sa essere senza cuore. E se per Gil ci sono attenutati di un certo spessore non ci sono scuse per Celik che al pari anche di Zalewski gioca una partita pessima.

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